Il basket è un gioco imprevedibile e le partite si giocano fino al’ultimo centesimo di secondo. Magari perdere una partita dominata per oltre tre quarti può far perdere la lucidità e recriminare in modo troppo veemente! Nell’immaginario collettivo gli episodi finali incidono oltre che sul risultato anche sulla memoria, dimenticando magari che la squadra ha tirato peggio o perso più palloni. Certo tutti vorremmo che non venissero commessi errori, mentre è lecito pretendere da tutti il massimo impegno e un atteggiamento adeguato al livello della manifestazione!
Il cilindro di un giocatore, attaccante o difensore, è quello spazio immaginario che circonda il giocatore sul terreno di gioco. La distanza dei piedi deve essere in relazione con l’altezza e la taglia del giocatore. I confini del cilindro sono delimitati come segue: davanti dal palmo delle mani, dietro dal sedere e di lato dagli estremi di braccia e gambe. Ovviamente il giocatore deve assumere una normale posizione di gioco. Questa posizione varia continuamente in funzione degli spostamenti che i giocatori fanno. Spesso i cilindri dei giocatori entrano a contatto ma qualunque contatto non è necessariamente un fallo! Un contatto creato per avere più spazio o per allontanare da se un avversario probabilmente sarà da considerare falloso nel momento in cui porterà un vantaggio a chi lo provoca o un danno a chi lo subisce. Il cilindro si estende anche verticalmente in alto, e quando il giocatore salta ha diritto di ricadere nello spazio da cui ha saltato oppure in uno spazio che era libero al momento del suo salto, salvo che un avversario abbia saltato verso lo stesso punto prima di lui.
Tutto avviene nei secondi finali della partita tra Bayern ed Efes.
Verticalità: 00:12.1, la rimessa di Sisko arriva nelle mani di Lucic che salta per rilasciare il tiro, Micic in ritardo cerca di evitare il contatto ma con il corpo impatta le gambe di Lucic che rovina in terra. Puntuale il fallo chiamato da Perez che, nonostante le richieste di Sisko, non concede il fallo antisportivo. L’instant replay viene usato solo per verificare se il tiro di Lucic fosse da due o tre punti. Certo è che il fallo di Micic lascia molte perplessità. Il suo timido tentativo di contrastare il tiro col braccio è troppo basso per essere efficace e credibile, risulta invece pericoloso per l’incolumità di Lucic il mettersi sotto di Micic nel punto di ricaduta. Ricordiamo che mettersi sotto un giocatore in aria, causando un contatto, è da considerare un fallo antisportivo. Ai tre tiri andava aggiunto un possesso palla per il Bayern.