Tempo e punteggio non sono fattori che debbano influenzare la scelta di un fischio, la valutazione di un fallo deve essere legata solo al movimento tecnico dei giocatori. Volere fare fallo non è sinonimo di antisportività, il fallo intenzionale non esiste più! Questo non ci può esimere da alcune considerazioni sulla giocata Wilbekin/Sloukas nel finale di Maccabi-Olympiacos di Eurolega.
Meno 3 con circa 11″ da giocare, sulla rimessa la palla è affidata a Wilbekin per cercare il tiro del pareggio. Dopo quattro palleggi viene affrontato da Sluokas che interviene fallosamente sul braccio destro di Wilbekin che scaglia un tiro verso il canestro avversario. L’arbitro coda sanziona il fallo di Sloukas e assegna tre tiri liberi. A nulla valgono le richieste di revisione IRS del fallo da parte dei giocatori e le proteste di coach Bartzokas.
La situazione è certamente complessa, sia per la valutazione del contatto sia per le regole che ci girano intorno. Provate a seguire il nostro ragionamento come sempre costruito sulle regole del gioco. All’inizio della stagione la FIBA ha posto una maggiore attenzione sull’atto di tiro e movimento continuo. Per arbitrare meglio le situazioni in cui dopo un fischio arbitrale segue un immediato tentativo del giocatore di tirare, il movimento è stato scomposto in due fasi: raccolta del pallone e movimento di tiro con le braccia verso l’alto.
Ovviamente parliamo di attimi, ma ad alto livello moltissime letture si giocano su un battito di ciglia. È chiaro che una volta fischiato si possa però riflettere sulla dinamica dell’azione e se permesso dalle regole ricorrere all’IRS. Wilbekin palleggia con la mano sinistra, Sloukas lo aspetta, Olympiacos è in penalità di falli ed i due tiri non porterebbero Maccabi nemmeno al pareggio. Pigramente Sloukas non lo fronteggia, anzi lo lascia passare e allunga un braccio solo per fare fallo. Il fallo è antisportivo, non perchè ci sia la volontà ma perchè Sloukas non ha una posizione che gli permetta di giocare la palla e si limita a colpire l’avversario per fermare la transizione. Wilbekin è lestissimo e come percepisce il contatto raccoglie la palla con la sinistra e scaglia un tiro con la destra.
È evidente che in condizioni normali, con ancora 7.2″ da giocare un tiro da quella posizione sarebbe un suicidio tecnico! Ma se il giocatore avesse avuto la prontezza di raccogliere la palla prima del contatto ed iniziare un movimento delle braccia verso l’alto, avrebbe sicuramente avuto diritto ai 3 tiri liberi. D’altro canto magari il difensore avrebbe potuto giocare più facilmente il pallone o magari non affondare il braccio. Ma queste considerazioni non devono mai inficiare il giudizio su quanto avvenuto, solo aiutare a capire e pensare il gioco.
Concludendo: il fallo di Sloukas è un fallo antisportivo e Wilbekin non è un giocatore in atto di tiro. La sanzione corretta sarebbe stata 2 tiri liberi e possesso palla per Maccabi. Qualcuno si domanderà perchè il fallo non sia stato rivisto all’IRS? Era possibile la revisione per stabilire se il fallo di Sloukas potesse avere un upgrade a fallo antisportivo, mentre il protocollo non prevede revisione sul fatto che Wilbekin al momento del fallo fosse o meno in atto di tiro.
L’arbitro centro, Crew chief, ben posizionato avrebbe potuto “imporre” una revisione del tipo di fallo, ma forse la considerazione che 3 tiri liberi avrebbero potuto dare una coda alla partita, mentre un upgrade (a fallo antisportivo) avrebbe modificato la natura del fallo ma non il numero di tiri liberi, concedendo al Maccabi 3 tiri liberi più il possesso palla, hanno portato alla salomonica decisione. Purtroppo Wilbekin, uomo da quasi 88% dalla lunetta ha fatto 2 su 3.
Chiudiamo con una ultima considerazione, in una partita ci sono circa 120/130 tiri ma magari uno o due nel finale possono risultare determinanti, considerando l’uso smodato dell’IRS ormai in tutte le competizioni di vertice, non sarebbe il caso di implementare anche questa casistica in quelle previste? Gli allenatori di Eurolega hanno avanzato già la richiesta, FIBA probabilmente non cambierà, vedremo un’altra differenza tra le due pallacanestro?