Fenerbahce, le parole alla vigilia della semifinale col Pana – ESCLUSIVA

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Fenerbahce

È vigilia di Final 4. È vigilia di Panathinaikos-Fenerbahce e, sul parquet della Uber Arena, abbiamo avuto la possibilità di intercettare le sensazioni di Jasikevicius e dei giocatori del Fenerbahce a poche ore dalla semifinale di Berlino contro Ataman e soci. Il Fener a 5 anni dall’ultima Final 4, il Pana addirittura assente da 12 anni al weekend decisivo: chi continuerà a sognare a Berlino?

Ecco, in esclusiva, qualche dichiarazione rilasciata ai nostri microfoni.

DYSAHWN PIERRE

Hai vinto la Supercoppa Italiana 2019 con Sassari, l’unica Final 4 che hai giocato sinora in carriera. Cosa significa per te e cosa può portarti questa cosa nel giocare contro il Panathinaikos?

(Ride, ndr) Ricordo quanto sia stato eccitante vincerla, ma questa ovviamente è un’altra storia. Se riuscissi a vincerne un’altra sarebbe bellissimo! Quello che dovrò e dovremo fare è concentrarci solo su domani, dare tutto sul parquet per fare felici i tanti tifosi che ci stanno seguendo. 

SERTAC ŞANLI

Ormai sei padrone di casa alle Final 4 (quinta apparizione consecutiva, ndr). Questa ha un sapore speciale, diverso?

Ogni Final 4 è unica nel suo genere, la apprezzo come se fosse la prima volta perché ognuna è una storia a sé. Per me, questa del 2024 è ancora più significativa perché Berlino è come se fosse casa nostra. I tifosi faranno follie per sostenerci, li abbiamo visti ovunque, anche in strada. Sappiamo che sarà come giocare a Istanbul, e la cosa non può che farci piacere.

Si può fare un parallelo con la situazione che avete vissuto l’anno scorso a Kaunas con coach Jasikevicius? Può essere un vantaggio essere i “preferiti” del campo neutro?

Non sono in grado di dire cosa succederà domani, ma sappiamo che queste Final 4 hanno un ruolo nella storia del Fener ancora più grande. Aspettiamo solo di vedere come saremo accolti all’ingresso in campo…

Molti giocatori di entrambe si conoscono, sia per giocare insieme in Nazionale che per trascorsi passati. Può essere un ostacolo o uno stimolo in più?

Si può vedere in entrambi i modi, a me sinceramente importa poco. Quando arrivi a questo punto, alle Final 4, si tratta di lottare fino alla fine, conta relativamente chi hai davanti. Tutti vogliono vincere queste partite dentro o fuori, non c’è domani dopo questa partita.

Pronto ad affrontare Lessort sotto canestro?

Sarà una bella partita, posso dire solo questo!

GEORGIOS PAPAGIANNIS

Panathinaikos-Fenerbahce sarà una sfida incrociata tra tanti ex e attuali compagni di Nazionale. Sertac (Sanli, ndr) ci ha detto poco fa che conta poco o nulla, tu di che partito sei?

So che altri la pensano diversamente, ma sono d’accordo: io e Nick (Calathes, ndr) conosciamo molto bene l’ambiente del Panathinaikos, sappiamo come si lavora lì, ma da quando siamo andati via sono cambiati sia staff che tanti giocatori. Quindi sì, alla fine non importa.

I due precedenti stagionali hanno visto Panathinaikos e Fenerbahce molto diversi rispetto a quelli attuali. Quanto quelle partite sono solo due della lunga serie di stagione regolare e quanto, invece, possono essere spunto per la semifinale di Berlino?

Le abbiamo riviste, abbiamo notato cosa abbiamo sbagliato e cosa invece possiamo riproporre per fare bene. Però sono passati quasi 4 mesi dall’ultima (9 febbraio 2024, ndr), i Playoff hanno cambiato tutto lo scenario. Sarà comunque molto diverso.

Sarete più voi a dovervi preparare per la sfida a Lessort o viceversa?

Non mi piace metterla in questi termini, ma so che siamo pronti. Chiunque ci sia in campo per il Panathinaikos, che sia Lessort, Kostas (Antetokounmpo, ndr) o Balcerowski, io e gli altri lunghi saremo pronti.

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