Fenerbahce-Virtus, Fiato corto | EuroLeague GamePlan

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Fenerbahce Virtus

In quello che è a tutti gli effetti una delle “finali anticipate” per assicurarsi il fattore campo ai Playoffs di EuroLeague, alla Ülker Sports And Event Hall va in scena il confronto tra due delle tre squadre più calde della competizione. Fenerbahce-Virtus è il confronto tra quella che ha beneficiato di più di un cambio di panchina a stagione in corso e quella che, anche grazie a serate memorabili come quelle della Segafredo Arena del girone d’andata, più ha saputo adattarsi e trarre giovamento da un cambio repentino di rotta appena prima che la nave 2023/24 salpasse. Sulle specifiche tattiche del Round 23 di EuroLeague proveremo come sempre a concentrarci, quarto dopo quarto, in GamePlan. Prima, grazie ai dati dal Round 14 a oggi – incrociati da Synergy, 3StepsBasketball e Hack-A-Stat – proviamo a inquadrare al meglio perché il Fenerbahce di Jasikevicius ha saputo scalare i gradi di EuroLeague e cosa potrà proporre la Virtus per mantenere quantomeno il vantaggio nello scontro diretto.

  • La banale e cruda classifica delle ultime 9 sfide di EuroLeague, quelle in cui il coach del Fener non è più Itoudis ma il lituano ex Barcellona. Il 7-2 del Fenerbahce e il 6-3 della Virtus – favorite anche dalle due Strength Of Schedule più “facili” del lotto (44% e 43%, calcolate in base al record delle squadre affrontate) – sono il 2° e il 4° record dell’ultimo mese e mezzo di EL, con Panathinaikos e Real Madrid uniche a confermarsi su livelli simili.
  • Migliore percentuale da 2 (57%), da 3 (42%) e ai liberi (83%): le ultime 9 uscite del Fener assumono connotati sinistramente simili a una “vasca da bagno” collettiva osservata dai tiratori di Jasi. Quanto questo sia sostenibile nel lungo periodo non è dato saperlo, ma il 122.9 di Offensive Rating del Fener di Jasikevicius è un dato clamoroso. Per intendersi: l’OffRtg medio da inizio EuroLeague del Real Madrid è 118.5, -4.4 rispetto a quello dei gialloneri.
  • Se con Varese in LBA la tendenza dei rivali era quella di mettere pressione al ferro a rimbalzo offensivo molto più dopo i tentativi da 2 che dopo quelli da 3, la previsione della trasferta nella capitale turca è opposta: da quando Jasi si è insediato sul Bosforo, il Fenerbahce raccoglie meno rimbalzi offensivi dopo tentativi dal pitturato (26.2%) di quelli racimolati in seguito a triple sbagliate (37.4%), confermando la predisposizione a leggere meglio la traiettoria in caso di rimbalzo lungo anche nella propria metà campo (72.9% DREB dopo tentativi da 2, 76.7% DREB dopo triple).
  • Su quali tasti insistere per la Virtus? Una circolazione in grado di attaccare il secondo o il terzo P&R ricavato lungo il perimetro (7.9% di Steal%: solo Barcellona e Valencia forzano meno la rubata del Fener di Jasi), qualche transizione in più della norma (70.9 il pace del Fenerbahce, leggermente inferiore a quello della Virtus – 71.3).
  • Che sia la gallina delle percentuali dall’arco o l’uovo della volontà del coaching staff di Jasi a insistere maggiormente su questo aspetto, i numeri e i volume dei set Off Screen del Fenerbahce sono sostanzialmente raddoppiati rispetto alla gestione Itoudis: dal Round 1 al Round 13 la media era 2.26 tiri presi in uscita dai blocchi per gara, dal Round 14 al Round 22 ben 5. Con l’infortunio di Hayes-Davis e Dyshawn Pierre – e la firma di Noua non dovrebbe cambiare di molto lo scenario in merito – sono diminuiti i possessi in Post Up delle ali, anche se la gara d’andata ha mostrato quanto il solo Motley possa fungere da arma totale nel pitturato in caso di switch sistematico della Virtus.
  • Piccola curiosità: il Fenerbahce di Jasi non ha mai affrontato un singolo possesso di zona avversaria in EL. Che sia il caso di tirar fuori il coniglio dal cilindro, anche in assenza del difensore più bersagliabile (Belinelli) da attacchi fisici e versatili in posizione 2/3 come il Fener?

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