Final Eight 2020: le pagelle di Olimpia Milano – Vanoli Cremona

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Al via le Zurich Connect Final Eight 2020, direttamente dalla Vitrfrigo Arena di Pesaro, BDP, ovviamente è presente sul campo e, qui di seguito, vi da le pagelle del quarto di finale d’apertura: Olimpia Milano – Vanoli Cremona. Un match che si preannunciava pieno di spunti interessanti, tuttavia l’Armani ha fin da subito provato a spegnere qualsiasi tipo di discussione con un parziale di 20-2, in avvio di gara, restando avanti per tutta la durata dell’incontro, portandolo a casa con un ampio 86-62. Più che degno di una menzione, il tributo d’apertura che la Legabasket ha dedicato a Kobe Bryant, con la collaborazione di Gianmarco Tamberi.

Olimpia Milano

Amedeo DELLA VALLE 7: gioca 3 minuti dei primi 30 della partita. Nell’ultimo parziale entra e bombarda il canestro avversario, mettendoci anche un gioco da quattro punti. Se tira con queste percentuali può stare in campo, nonostante le evidenti lacune difensive, purtroppo non è sempre festa…

Vladimir MICOV 6,5: silente e letale, come al solito. Da buon professore, non te ne accorgi ed è in doppia cifra, poco da aggiungere.

Paul BILIGHA 5: entra con il suo spirito, si sbatte, senza incidere. Poco male, il suo contributo non è necessario, visto che Kaleb fa il lavoro per due.

Sergio RODRIGUEZ 6: è attivo e dentro la partita, non serve una sua performance dominante per domare Cremona. Si limita a qualche sprazzo ed al solito alley-oop da highlights per Tarczewski.

Kaleb TARCZEWSKI 8: molto molto presente sotto le plance, in ambedue le metà campo. Cremona soffre la sua fisicità e, a tratti, sembra un rebus per i ragazzi di Meo Sacchetti. MVP del match, a mani basse.

Nemanja NEDOVIC 6 : tira male, ma riesce a rendersi utile creando dal palleggio e alla fine trova anche la doppia cifra, a livello di punti a referto.

Andrea CINCIARINI 7: positivo, decisamente, soprattutto nel primo tempo. Fa quello per cui è all’Olimpia e ci aggiunge qualche canestro. Voglia di impressionare da capitano vero.

Christian BURNS SV

Keifer SYKES 5: non un fattore nella prima pesarese, quando non segna con continuità il suo rendimento cala, nessun dramma però.

Jeff BROOKS 5,5: non mi sento di condannarlo, evidentemente ancora non al top. Fa vedere a tratti quello che potrà dare quando tornerà al 100%.

Luis SCOLA 6: in attacco la spiega a tutti, di nuovo, dietro dimostra l’età sulla sua carta d’identità. Certo, se poi lo vedi buttarsi per terra a rimbalzo offensivo, tirando il pallone addosso agli avversari, conquistando il possesso, qualche dubbio viene…

Vanoli Cremona

Wesley SAUNDERS 5,5: segna qualcosina, ma non da abbastanza filo da torcere alla difesa di Messina. Un suo maggior apporto avrebbe potuto mischiare le carte?

Ethan HAPP 6,5: inizia con il freno a mano tirato, poi ingrana. Per la difesa meneghina è, chiaramente, l’osservato speciale. Non la sua migliore prestazione italiana, non gli si può dir nulla, in ogni caso.

Jordan MATHEWS 7: tiene in vita la Vanoli con i suoi canestri. Non male neanche dietro, anche se commette qualche sbavatura. Sicuramente l’unico tra gli sconfitti in minima vena realizzativa.

Travis DIENER 4: grande assente della serata. MVP lo scorso anno, assolutamente inesistente in questa unica uscita della sua competizione. Tremendamente patita la sua “assenza”.

Michele RUZZIER 4: altro tassello fondamentale dello scacchiere cremonese che ha sbagliato completamente partita. Se falliscono entrambi i registi della squadra è molto dura.

Josip SOBIN 5: non abbastanza come cambio di Happ, Meo non si fida e probabilmente ha ragione, lo prova insieme al compagno di reparto con risultati alterni.

Topias PALMI 5: un gioco da tre punti nel primo tempo e poco altro. Ancora troppo acerbo per essere la vera alternativa della second unit della Vanoli.

Vojislav STOJANOVIC 4: si fa fischiare il suo quarto fallo a 6:28 dalla fine del primo tempo. Inutile dire che la sua partita è stata compromessa anzitempo.

Giacomo SANGUINETTI ne 

Niccolò DE VICO 6: segna i primi punti dei suoi e lotta parecchio. Un sei politico per la voglia e gli 8 punti è cosa clemente.

Nicola AKELE 5: molto meglio difensivamente che offensivamente. Il potenziale c’è, ma manca la continuità.