Gli Stati Uniti corrono, specie quando si parla di affari. Quando scatta la free agency dal 1st of July, è come essere su una delle loro Mustang, con potenza, velocità e un senso di libertà infinito, di quelli che ti fanno credere che tutto è davvero possibile. Sono solo poche ore, eppure, già tanto si è mosso, con anche molti dei big players coinvolti.
LEBRON’S KIND OF MAGIC…
Non era passato neanche un minuto dalla mezzanotte quando il Gm di Cleveland Altman ha iniziato una conference call di emergenza, con interlocutori LeBron James ed il suo entourage: l’obiettivo era quello di provare a tenere in maglia Cavs il giocatore che da solo ha portato la franchigia fino alle recenti finals. Sembravano essere tante le contender, ma i Lakers alla fine l’hanno spuntata… I gialloviola piazzano il colpo pesante, con un contratto quadriennale da 153 milioni di dollari che rimette su piazza la squadra losangelina. Non si ferma qui Magic Johnson, che ri-firma Kentavious Caldwell-Pope, si prende Lance Stephenson, che si troverà King James come suo compagno di squadra e mira ad arrivare a un pivot importante.
Altra franchigia che ha messo subito le cose in chiaro sono i Denver Nuggets: Will Barton si è ampiamente meritato la ri-firma da parte della squadra, che è arrivata prima che chiunque potesse mettere sul piatto qualcosa. La vera notizia è però l’offerta, che dovrebbe essere accettata a breve dalla controparte, che terrà Nikola Jokic con la maglia oro-azzurra per altri 5 anni. Contratto da oltre 146 milioni di dollari per il serbo, da cui si vorrà ripartire per provare a fare un salto di qualità che da questa squadra ci si attende ormai da tempo.
DURANT, PAUL E LA TEXAS RUMBLE
La prima notte di free agency porta due firme importanti, di due giocatori che spostano e non poco gli equilibri. Era risaputa, ma ora c’è anche l’ufficialità, la notizia della permanenza di Kevin Durant alla corte dei Golden State Warriors. Per KD, MVP delle ultime Finals, un biennale che si aggira sui 70 milioni. Houston invece cancella strane voci che si aggiravano nell’ambiente su un possibile “sacrificio” imminente. Chris Paul ha firmato un quadriennale da 160 milioni, sarà ancora il leader emozionale di un gruppo, che potrà contare anche su Gerald Green, rifirmato per la panchina. Restando alla corte di coach D’Antoni, saranno giorni caldi per decidere il futuro di Clint Capela, che sembra sempre più allontanarsi dalle lande texane.
Texas rovente e non solo per la temperatura. San Antonio, sempre impelagata con Leonard – le ultime voci lo vogliono sempre più vicino a Philadelphia – ha convinto Gay a restare, con un annuale da 10 milioni che regala solidità alla panchina. La sorpresa che arriva da coach Pop è il gran ritorno di Belinelli a vestire il nero-argento. Per il ragazzo di San Giovanni in Persiceto, biennale da 12 milioni e un ruolo diverso dalla sua prima esperienza, con anche compiti difensivi in uscita dalla panchina.
Dallas e Mark Cuban, invece, ottengono sempre quello che vogliono, magari al secondo tentativo, come fu per l’anello. Dopo il “sacrificio” che la franchigia ha deciso di attuare, col consenso dell’interessato, nel non esercitare la player option su Dirk Nowitzki, con i soldi risparmiati è arrivato, finalmente, DeAndre Jordan a vestire la maglia dei Mavs. Contratto da 24 milioni annui per il centro ex Clippers.
IL RAGIONIERE AD OKC… AND OTHER STORIES
Resta OKC, che non disdegna emozioni e colpi, così come il suo leader Russel Westbrook. È dal “suo” camp che arriva la chiamata a Paul George, che dopo qualche tentennamento accetta, firmando un quadriennale da 137 milioni. Poco dopo Sam Presti rifirma anche Jerani Grant (trienale da 27 milioni) e si lascia scappare un no comment sulla situazione di Carmelo Anthony. Ora, senza voler fare i conti ai Thunder o spacciarsi per ragionieri, con la firma di George il monte stipendi e quello delle “luxury taxes” da pagare è quasi similare, dunque sarà difficile che Melo possa vestire ancora la maglia di Oklahoma City, ma le pretendenti sembrano non essere molte.
Phoenix ha firmato Ariza (1 anno a 15 milioni) e tagliato Ulis, mentre Minnesota ha scelto di ri-firmare Derrick Rose e fra qualche giorno offrirà un quadriennale a Jimmy Butler. Orlando ha rifirmato Aaron Gordon, chiudendo di fatto la porta alle tante voci che lo volevano già pronto a prendere l’aereo per Los Angeles. Indiana addiziona al proprio roster McDermott, Brooklyn fa altrettanto con Ed Davis e Joe Harris, mentre Milwaukee si tiene Ilyasova e Jennings. Memphis ha preso da Golden State Omri Casspi, mentre New York sembra aver “giustificato” la scelta di Knox al draft con i rumors che la vorrebbero vicinissima a Mario Hezonja.