Game of the Week LBA: Virtus Bologna-Germani Brescia

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Game of the Week

Sesta sconfitta casalinga per la Virtus Bologna che continua il suo particolarissimo campionato (imbattuta in trasferta, dove non perde da più di un anno). Corsara in Emilia questa volta una Germani Brescia che torna a sorridere dopo tre stop consecutivi e da comunque la sensazione di stare ricevendo buoni risultati dalla cura Buscaglia.

Con il nostro Game of the Week andiamo ad approfondire quanto successo nell’anticipo serale del sabato di questo diciassettesimo turno di campionato, tra due squadre che hanno una storia recente fatta quasi esclusivamente di partite al cardiopalma, risolte spessissimo solo negli ultimi secondi.

Come sempre, su il volume!

BRESCIA VINCE CON LO SMALL BALL

In una partita dove Bologna sembrava aver preso in mano le redini nel terzo quarto, la Germani ha nuovamente girato l’inerzia dell’incontro con un quintetto piccolo che ha sorpreso Djordjevic e i suoi giocatori.

Visti i problemi riscontrati nel giocare con due lunghi, Buscaglia in chiusura di terzo periodo ha optato per un quintetto con quattro esterni e un solo lungo vero. Una soluzione che già aveva provato nelle sue precedenti otto gare sulla panchina della Leonessa, anche se, chiaramente, con interpreti diversi.

Contro la Virtus inizialmente l’ex allenatore di Trento ha mandato in campo Chery, Vitali, Kalinoski, Bortolani e Ancellotti, inserendo poi, successivamente, Moss per Vitali. Sorprendentemente una scelta che, a posteriori, si può dire abbia vinto la partita: in 8’18” con in campo questi due quintetti, Brescia ha accumulato un parziale in proprio favore di diciannove punti (dati InStat). Ritornando avanti dal -11 in cui era sprofondata e cogliendo impreparata una Virtus che ha tardato parecchio ad adeguarsi.

VIRTUS CONFUSIONARIA NEL MOMENTO DECISIVO

Di contro Bologna, come detto sopra, ha dato l’impressione di essere presa alla sprovvista dal cambio di scenario tattico imposto dagli avversari. Nel momento in cui è iniziata la rimonta ospite, Teodosic e compagni hanno assommato forzature in attacco e notevoli dormite difensive.

Vanificando quanto di buono fatto nel terzo quarto con un ultima frazione da ventisette punti subiti che li ha condannati alla sconfitta.