Ritorno positivo in Serie A al PalaRadi per la Vanoli Cremona, che davanti al suo pubblico di casa supera la Dinamo Sassari e manda ulteriori segnali positivi a coach Demis Cavina. Seconda sconfitta consecutiva invece per i sardi, evidentemente in difficoltà in questo inizio di stagione complicato. Cerchiamo di analizzare, allora, quali sono stati i punti chiave di questa partita con il nostro GamePlan.
Circolazione e ribaltamenti
Nella prima metà di partita, la squadra che sembrava avere un GamePlan più evidente e ordinato è stata la Dinamo. Gli uomini di Bucchi, in particolare, hanno fatto molto affidamento sul post up, alternando McKinnie e Charalampopoulos in quella posizione per attaccare gli avversari. In caso di raddoppio, dal post la palla veniva ribaltata per cercare il tiratore nell’altro angolo. Una soluzione molto usata da Sassari, che tuttavia ha perso anche diversi palloni cercando ribaltamenti troppo complicati con passaggi poco precisi. L’altro movimento molto usato dalla Dinamo è stato lo short roll di Diop e Gombauld, bravi a gestire la palla facendola uscire verso i vari tiratori. A giovarne più di tutti è stato Stefano Gentile, autore di 14 punti con 4 triple segnate. Purtroppo per Sassari, tuttavia, il resto della squadra ha tirato con percentuali decisamente più negative, di fatto disinnescando queste armi. Così, dopo un buon inizio, la Dinamo si è spenta.
Protagonisti decisivi
In una prima metà di gara più complicata, i due giocatori che hanno tenuto la Vanoli a galla sono stati Denegri e Lacey, i migliori realizzatori dei lombardi a fine gara. Entrambi hanno dato un contributo fondamentale soprattutto nel trovare canestri a giochi rotti, imprevisti nel GamePlan degli staff tecnici, spesso con un jumper da fuori area o un long 2. L’americano, in particolare, è riuscito a sfruttare il vantaggio di taglia fisica su Kruslin, non proprio preciso nel seguirlo sui blocchi. Grande partita generale invece per Denegri, sempre in controllo e molto lucido in attacco quanto attivo in difesa.
Cambio di ritmo
Ciò che ha svoltato definitivamente la gara è stato il cambio di ritmo operato da Cremona nel terzo parziale di gioco. Rispetto ai primi due quarti, la Vanoli ha avuto una gestione della palla più attenta, forzando allo stesso tempo più palle perse negli avversari. Dai turnover della Dinamo, causati da una pressione maggiore sui portatori di palla e una difesa più attenta sull’anticipo, i padroni di casa sono riusciti a ripartire in velocità trovando il canestro nei primi secondi dell’azione. Fondamentale in questo senso è stato l’apporto di Nathan Adrian, che con un paio di triple consecutive ha definitivamente portato l’inerzia dalla parte dei suoi. Da quel momento, per Sassari recuperare la gara è stato praticamente impossibile. Non avendo a roster un giocatore (quale potrebbe essere Tyree) capace di trovare giocate estemporanee e a giochi rotti, una volta perso il flow offensivo la squadra di Bucchi si è vista scivolare via la partita di mano.