GamePlan: Sassari fa da sé, Tortona non fa per 3

188

Due delle squadre più interessanti e stimolanti per gli amanti degli X’s & O’s si sono incontrate al PalaSerradimigni: è quarta contro terza forza di LBA in Sardegna. Sassari-Tortona è oggetto di GamePlan, rubrica targata BackdoorPodcast. Come e quando Bucchi e Ramondino hanno impresso il loro marchio sulla partita? Cerchiamo di andare oltre l’84-72 finale.

Tutti ma non Dowe

Con l’assenza di Gerald Robinson, le chiavi dell’attacco sassarese sono passate totalmente nelle mani dell’ex Prometey. La scelta di Ramondino è chiara sin dal primo possesso: vietato far entrare in ritmo il numero 5. Come? Drop profonda sostenuta da uno stunt da lato forte, show aggressivo sul pick ‘n’ roll, passare dietro ai blocchi sulla palla: Chris Dowe, nel pitturato della Bertram Yachts, non ci doveva entrare in nessuna maniera con la palla tra le mani. Non è un caso se il primo floater del trentunenne di Louisville arrivi sul 37-40 nell’ultimo minuto del secondo quarto.

Ancora un possesso, per favore

9 rimbalzi offensivi nei primi 20′: il Banco di Sardegna ricicla diversi possessi grazie al lavoro sotto le plance di tutti i cinque uomini di Bucchi presenti sul parquet, esterni inclusi. In una serata in cui la Bertram riesce a ostruire benissimo i ribaltamenti di lato (egregio lavoro di Severini e Harper nello sporcare le linee di passaggio), Sassari riesce a rimanere a galla alzando i ritmi della contesa nei pressi del tabellone avversario. Nel secondo tempo Sassari rinuncia sostanzialmente al drive and kick in favore di una circolazione più perimetrale. Chessa e Bendzius ringraziano: il 58-51 di fine terzo quarto ne è ulteriore testimonianza.

Backdoor: nomen omen

Sassari esercita enorme pressione sulla palla (da notare anche un paio di zone press a tutto campo sul finire di primo quarto)? Per Tortona e i suoi handler non c’è problema: lo spazio dietro la prima linea è una risorsa esplorata e fatta fruttare ottimamente nei primi due quarti. Bucchi prova anche a isolare Christon sul quarto di campo, ma il prodotto di Xavier in particolare è bravo nell’innescare la circolazione di Tortona. Tutti gli assist del primo tempo degli uomini di Ramondino (9) sono per un appoggio da sotto: le percentuali da 2 sono stellari, compensando il 3/15 dalla lunga distanza del primo tempo.

Primo comandamento per Sassari: alzare i ritmi

La già citata zona press, i rimbalzi offensivi, la ricerca quasi frenetica delle conclusioni dall’arco: a metà campo Sassari avrebbe in teoria e ha nella pratica difficoltà con la fisicità della Bertram. Entrare nei giochi più velocemente è così doveroso: avere due lunghi come Diop e Stephens, capaci di correre il campo ben più efficacemente di Cain e Radosevic, è funzionale al game plan di Bucchi.

Un attaccante di Christon

Bucchi e qualsiasi altro coach di LBA non può avere un antidoto efficace per il veleno di Semaj Christon. Il nativo di Cincinnati ha una combinazione tra stazza e capacità di interpretare i mismatch come pochi, pochissimi in Legabasket. Ci si sforza, anche in questa rubrica, di voler ricondurre tutto a qualcosa di razionale e controllabile. Di fronte a talenti come quello di Christon, però, l’unica cosa da fare è gustarselo senza ridurne la componente istintuale. A Sassari, però, il play è l’unico a rispondere presente oltre a Radosevic  a un appello pieno di assenti ingiustificati. Macura e Harper, dopo l’illusorio 2-9 iniziale, vivono una serata negativa.

Chiedere scusa a Chessa e Stephens

Nemmeno noi ci escludiamo dalla schiera di chi dubitava dei comprimari di Sassari. In serate come queste, tuttavia, si capisce perché quelli come noi giudicano dalle tribune o dai divani e Bucchi, Ramondino e i coach di LBA fanno il loro lavoro. Senza uno staff tecnico in grado di coinvolgere e motivare i Chessa e gli Stephens non si andrebbe lontano: le triple del sardo e la vibrante attività del centro ex Fortitudo, alla lunga, tiene botta con la più lunga panchina di Tortona e carica anche i titolari del Banco di Sardegna. 98-79 di valutazione per Sassari: riaperta la corsa al terzo posto?

Est Europa is Best Europa

3/6 il croato, 6/14 il lituano: Kruslin e Bendzius appongono le ultime pennellate al quadro vincente di Sassari. Piero Bucchi beneficia del quarto quarto magistrale di Bendzius per ricacciare definitivamente indietro Tortona, che dal canto suo non fa nulla per rispondere degnamente al bombardamento da 3. 4/26 da 3 (15,4%) è un dato allarmante: se ci si aggiunge la miseria di 5 rimbalzi offensivi, si capisce come i ferri del PalaSerradimigni siano stati gentili con chi li frequenta più spesso.