GamePlan: la Virtus prepara bene la partita e sconfigge l’Alba

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La Virtus esegue bene e passa abbastanza facilmente alla Mercedes-Benz Arena di Berlino in un match che non sembra mai avere una storia. Ma cosa ha permesso ai ragazzi di Scariolo una tale vittoria? Ecco GamePlan, la rubrica in cui proviamo a rispondere a domande come quella sopra.

Versatilità offensiva

La chiave offensiva di tale dominio è da ricercarsi sicuramente nella versatilità che la Virtus ha dimostrato nel corso della partita. I padroni di casa iniziano il match mettendo subito in chiaro di non voler concedere il tiro dalla lunga a Scariolo e i suoi. Tale situazione non spaventa la Vu, che infatti inizia con pazienza a mandare la palla sotto canestro costruendo il vantaggio all’interno dei 6,75. È interessante notare in questa situazione come spesso Scariolo si sia affidato al midrange e ai long two, due soluzioni sempre più rare nel basket moderno che la Virtus Bologna sfoggia nei momenti giusti, come una bottiglia particolarmente costosa, e che pagano dividendi. Fondamentale in questa situazione Kyle Weems, che nella seconda metà del primo quarto fa suo il lato destro dell’area tedesca (a fine partita risulterà perfetto da questa zona del campo).

Il secondo parziale di gioco si apre invece con degli aggiustamenti da parte dell’Alba Berlino, che chiude l’area e tenta di negare questa soluzione ai felsinei. Questa attenzione al pitturato tuttavia richiede energie che vengono ricavate da una cura minore della difesa dall’arco, concedendo quel mezzo passo che basta alle bocche da fuoco virtussine per scatenare la pioggia di triple con 5 tiri pesanti messi a segno su 7 tentati nel secondo parziale. Nonostante quella dell’Alba Berlino sia una delle peggiori difese della competizione è comunque interessante vedere come l’attacco bianconero abbia saputo sfruttare ciò che gli veniva concesso con incredibile lucidità. Non è d’altronde un caso se le percentuali sono buone da ogni zona del campo.

Il raddoppio profondo su Thiemann

A livello difensivo ciò che invece ha fatto la differenza, soprattutto nel primo tempo, per la Virtus Bologna è stato il raddoppio su Thiemann negli ultimi 3 metri di campo. Il compito di marcare il tedesco è stato affidato a Weems, scelta che, nonostante il mismatch fisico, ha pagato dividendi. Ciò che più ha funzionato tuttavia è stata la gabbia che Scariolo ha creato attorno al tedesco. Spesso infatti nel game plan berlinese la palla veniva giocata in post verso Thiemann, che a quel punto poteva attaccare il mismatch o scaricare. L’ottima tecnica difensiva di Weems tuttavia ha fatto si che il numero 32 venisse regolarmente portato verso la linea di fondo, negando il ferro e costringendolo allo scarico. In questa situazione tuttavia arrivava in modo quasi sistematica l’aiuto di Bako a ingabbiare il tedesco sulla linea di fondo. Le tre palle perse di Thiemann arrivano tutte da situazioni di questo tipo.

I rimbalzi offensivi ed i tap-in

Uno dei temi più caldi di questo match sono stati i rimbalzi offensivi. L’Alba Berlino è la seconda squadra migliore a rimbalzo in questo Eurolega, la terza se si parla di rimbalzi nella metà campo offensiva. La previsione è stata prontamente realizzata dai ragazzi di Gonzalez che infatti hanno catturato ben 16 rimbalzi sotto le plance avversarie a fronte del solo 9 della Virtus. Anche questa volta, tuttavia, la compagine felsinea è stata molto brava a mantenere la concentrazione alta e a non concedere troppi punti da seconda occasione. L’unico tema veramente notevole da questo punto di vista è quello dei tap-in e delle correzioni, con i berlinesi che nel secondo tempo ne hanno messi a segno ben 5. Questo è stato un tema centrale soprattutto nel terzo quarto, nel quale i padroni di casa hanno deliberatamente rinunciato a far uscire le palle raccolte da rimbalzi offensivi per aggredire sistematicamente il ferro. Fondamentale da questo punto di vista Luke Sikma, mentre Gabriele Procida riesce a conquistare rimbalzi ma si perde nella lotta fisica sotto le plance.