Giacomo Baioni: “L’aspetto sanitario ha la priorità, non penso cancellino la stagione”

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Baioni
Fonte: Basket Brescia Leonessa

In questi giorni senza basket giocato è interessante intervistare addetti ai lavori a vari livelli e oggi abbiamo sentito il vice allenatore della Leonessa Giacomo Baioni.

Avete la ripresa fissata per il 23, ma è arrivata una raccomandazione dalla federazione medici sportivi italiani di non iniziare gli allenamenti prima del 3 aprile..

Si seguiremo anche noi quella linea, anche perché mi sembra di capire che la ripresa è abbastanza avanti rispetto ai tempi previsti.

Che festa del papà stai vivendo?

La festa del papà è l’unica cosa bella che mi posso godere in questo periodo perché inaspettatamente sono a casa con la mia compagna e con i miei figli.
Ovviamente la salute generale è la cosa più importante e leggere di queste persone che purtroppo sono deboli e più colpite non mi fa stare tranquillo e mi prova come persona.
Dal punto di vista lavorativo è tostissima, ovviamente il campo è una cosa che ci manca tantissimo.

Un allenatore come “si mantiene in allenamento” in questo periodo?

Grazie a Dio si può vedere di tutto, io per formazione personale guardo tutto e adesso che ho più tempo riesco a visionare i campionati che solitamente non riesco a seguire e a fare un lavoro più approfondito. E’ una cosa che mi piace molto fare durante l’anno perché riesci a vedere i giocatori per più tempo e per più volte e poi perché riesco a seguire allenatori che mi danno tanti spunti perché non solo in Eurolega ci sono allenatori validi (fermo restando che quella è l’eccellenza). La pallacanestro non è sempre quella, è uno sport in continua evoluzione, sempre in movimento.

Quale campionati stai guardando? college o campionati europei?

Il college non lo guardo perché è un campionato troppo vasto, sinceramente guardo tutti i campionati Europei comprese coppe e leghe minori (Polonia, Cipro, Bulgaria, Ucraina) più qualcosa di extra-europeo come G-League, campionato Australiano. Sul college è più ferrato Esposito io mi concentro di più sui campionati professionisti perché secondo me sono giocatori troppo distanti dal gioco e dalla pallacanestro Europea.

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