La pallacanestro, come tutti gli sport ormai in quest’epoca, è più che semplice gioco sul parquet. Il basket è ormai diventato economia, dibattito ma soprattutto politica. E a proposito di politica, non si può non iniziare a parlare delle elezioni 2024 per la carica di presidente della FIP. Un tema che tiene banco da ormai diverso tempo, e che oggi torna in voga grazie ad un articolo di StorieSport.it. Michele Spiezia, nel suo pezzo, fa il sunto di quale sia l’attuale orizzonte per l’onerosa carica a capo della FIP, presentando un quadro a tratti preoccupante di tutto quello che sta facendo Gianni Petrucci per tornare a sedersi su quel trono.
Riavvolgendo il nastro, solo qualche settimana fa Petrucci aveva praticamente ufficializzato la sua ricandidatura per il 2024. In una intervista a La Gazzetta dello Sport, il numero uno del basket italiano aveva affermato:
Sui limiti ai mandati, il Parlamento ha detto che posso ricandidarmi: perché non accontentarlo? Finché il buon Dio mi darà la salute, sono disponibile.
Il mutamento operato dal parlamento sul limite dei mandati per i presidenti federali ha abolito il limite di 3 mandati per lo stesso presidente. Petrucci, quindi, ha di fatto ottenuto il permesso per ricandidarsi alle elezioni FIP, che si terranno tra il 1 settembre 2024 e al massimo i primi giorni del 2025. Come riassunto dall’articolo di Spiezia, Petrucci avrà bisogno dei 2/3 dei voti validi dell’Assemblea Elettiva per riottenere la carica.
Il problema maggiore per Petrucci, che al momento è anche l’unica persona ad aver manifestato l’intenzione di candidarsi, sono le presunte tensioni con Giorgio Maggi, presidente del Comitato Regionale Lombardia. La Lombardia è la regione ad aver maggiore peso come numero di voti, avendo anche una storica alleanza con il Veneto. Se entrambe si dovessero opporre a Petrucci, i 2/3 verrebbero meno.
Le tensioni tra i due risalirebbero a un viaggio effettuato da Petrucci a Milano a ottobre per incontrare Maggi. Un incontro finito con due ore di anticipo, con Petrucci che avrebbe chiesto l’appoggio per la propria candidatura al presidente, ricevendo un secco no da Maggi in nome di tutto il comitato.
Proprio per questo, Petrucci starebbe cercando in ogni modo di togliersi Maggi di mezzo. Nel suo primo tentativo, fallito, Petrucci avrebbe chiesto ai consiglieri lombardi di dimettersi per potere commissariare il Comitato. Avendo i consiglieri rifiutato, ora il presidente FIP starebbe cercando un cavillo legale per potere “eliminare” Maggi.
Il capo del basket italiano avrebbe così scelto di passare ad un’azione più diretta. Nel Consiglio federale del 15 novembre, infatti, è stata votata all’unanimità la proposta di revoca dell’incarico di responsabile legato alle attività territoriali nazionali del progetto Academy. Il nome del responsabile dimesso? Avete indovinato, Giorgio Maggi. Essendo stato revocato un incarico su base nazionale al presidente del Comitato lombardo, i consiglieri dovranno esprimersi sulla questione, decidendo se questo evento possa avere effetti sul Comitato stesso. La decisione dei consiglieri deve arrivare entro venerdì 24 novembre, con il rischio di commissariamento dietro l’angolo.
Nel caso di commissariamento, quindi, Petrucci sarebbe riuscito a togliere di mezzo il proprio nemico principale. Un “avversario” che lo ha messo in difficoltà, e che l’attuale presidente FIP sta cercando in tutti i modi di accantonare. A costo di agire in prima persona, togliendogli altre cariche e inviando lettere ai consiglieri del Comitato. Tra poche ore sapremo come questa storia andrà a finire, ma ormai la volontà di Petrucci appare chiara: ottenere a tutti i costi il quarto mandato.