Gigi Datome: una nuova carriera in Nazionale

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Datome

Aveva finito con le lacrime, Gigi Datome, la sua carriera da giocatore di basket professionista. Lacrime ancora più significative, quest’estate, perché arrivate indossando la maglia della Nazionale, quella divisa bianca e blu che Datome si è cucito addosso fin dall’inizio della sua carriera per poi non lasciarla più. Ora Gigi non è più decisivo sul parquet di gioco, abbandonato a malincuore pochi mesi fa, ma sta provando a diventarlo fuori dal rettangolo tanto amato. La possibilità di farlo gliel’ha data l’Olimpia Milano, che lo ha inserito nell’organico della propria società, ma nei prossimi mesi gliela darà quella stessa Italbasket che lui ha tanto amato.

Qualche giorno fa, infatti, la FIP ha comunicato che Datome diverrà il nuovo Capo Delegazione e Rapporti Internazionale azzurro. Dopo aver trascorso dieci anni da capitano della Nazionale, ora Gigi avrà il compito di rappresentarla ad un livello ancora più ufficiale ed elevato.

Datome inizierà il suo percorso nel 2024. L’esordio nel suo nuovo ruolo avverrà il 22 febbraio a Pesaro nella gara dell’Italia contro la Turchia, primo impegno per le qualificazioni a EuroBasket 2025.

L’amore tra Datome e l’Italbasket, quindi, non si fermerà con il suo ritiro dal basket giocato. Prevedibile, vista la dedizione mostrata dall’ex Olimpia in tutti questi anni verso la Nazionale, e previsto da Gianni Petrucci. Il presidente della FIP ha dichiarato, sulla nomina di Datome:

Gigi Datome sarà con noi nella finestra di febbraio non solo come capo delegazione, ma anche rapporti internazionali. Ho parlato con l’Olimpia e Messina, sono d’accordo. Datome è stimato in tutto il mondo del basket, un ambasciatore, e sarà parte attiva della Nazionale insieme con Trainotti.

Un ulteriore passo compiuto da Gigi, quindi, nell’imbastire il suo futuro oltre la carriera da cestista. Come Datome stesso aveva anticipato in più interviste, lui non ha nessuna fretta di accelerare i tempi commettendo i passi sbagliati. Gigi ha tanto da imparare e lo farà, prendendosi tutto il tempo necessario per raggiungere il punto più alto anche in questa parte della sua vita. E chissà che quel punto di arrivo non sia proprio il ruolo di presidente della FIP, a cui tutti lo accostano da anni.

 

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