Il mercato 2023 dell’Olimpia Milano è partito molto più in sordina rispetto a quello dell’estate precedente. Vuoi per le delusioni stagionali, vuoi per la situazione di stallo di alcuni giocatori a livello contrattuale, la società meneghina è molto meno attiva a questo punto dell’estate rispetto a un anno fa. Nonostante la calma apparente la società di Armani ha già messo a segno alcuni colpi importanti, come il rinnovo per altri tre anni di Shields e l’acquisto di uno dei migliori italiani della stagione appena conclusa: Gugliemo Caruso.
Il lungo che ha militato nella Pallacanestro Varese ha disputato un’ottima stagione, rendendosi protagonista di alcune prestazioni che hanno lasciato il segno come quelle contro la GeVi Napoli e Scafati.
Oltre ai picchi appena mostrati, ha messo in mostra un’ottima continuità come testimoniato dai suoi numeri a livello di LBA. in 16′ medi di utilizzo ha garantito 9 punti di media con il 67,4% da 2 pt, 39,4% da 3 pt, 3,8 rimbalzi di media e una valutazione media di 10.2. Numeri sicuramente facilitati da un sistema che ha alzato di molto il numero di possessi di squadra, ma che sono comunque di tutto riguardo per un giocatore ai primi anni di serie A.
Ma andando più nello specifico, quali sono i punti di forza e i punti deboli di Gugliemo Caruso ?
Attacco
Partendo dalla sua mappa di tiro possiamo notare come Caruso sia un giocatore con una doppia dimensione molto pronunciata. Alle conclusioni nei pressi del ferro può alternare conclusioni dall’arco, rendendolo molto adatto a giocare sia con lunghi molto interni, sia con lunghi che invece prediligono le conclusioni dal perimetro.
A Varese ha giocato in un sistema molto vicino ai concetti NBA per quanto riguarda la selezione di tiro. Alto numero di tiri al ferro, un buon numero di tiro dal perimetro e del tutto assenti le conclusioni dalla media, aspetto che potrebbe essere ripreso da Messina viste le tendenze delle sue squadre.
Ci troviamo di fronte a un lungo con grandissima tecnica e ottime mani, in grado di segnare in diversi modi e con un ottimo controllo del corpo.
Come possiamo notare dal video, le mani e il controllo del corpo lo aiutano nelle conclusioni di tocco nei pressi del ferro. Essenziale ma efficace, soprattutto in ricezioni dinamiche. Tutto oro quel che luccica? Ovviamente no, come racconta il 56% nei pressi del ferro.
Se in situazioni dinamiche e di coordinazione i risultati sono ottimi, permangono delle difficoltà nel chiudere nel traffico. Difetta di forza nella parte alta del corpo, arrivando spesso poco pronto nelle conclusioni in cui c’è un contatto. Non è un bulldozer, non ancora.
Dopo esserci soffermati sulle soluzioni offensive di Caruso nei pressi del ferro, analizziamo le sue doti balistiche. Tornando alla mappa di tiro possiamo notare come le percentuali siano ottime ma con un numero di tentativi limitato. Problemi? Decisamente no: semplicemente a Varese gioca in un sistema dove lui era uno dei pochi giocatori interni e si sfruttavano le sue capacità di rollante per sfruttare al meglio le spaziature generate dai compagni.
In ottica futura questo è un dato che sicuramente cambierà, ma per questo attendiamo la parte finale dell’articolo per valutare le sue possibili soluzioni.
Come possiamo notare dal video, la mano per il tiro da fuori è ottima e permette di variare di molto i set offensivi dei sui pick and roll, alternandoli con dei pick and pop, o punire situazioni di scarico e drop del difensore.
Nelle due stagioni di LBA ha una media del 38% dall’arco. Dati ottimi sui cui lavorare a livello di attacco di squadra.