Thomas Heurtel, attualmente free agent e in cerca di un ritorno in EuroLeague, parla ai microfoni di Eurohoops. Il suo obiettivo, a 35 anni, è quello di avere una nuova chance in EuroLeague e, chissà, poter tornare a indossare la maglia della nazionale francese, dopo l’estate 2022. Nazionale che, lo ricordiamo, lo bandì dopo la sua decisione di firmare con lo Zenit San Pietroburgo, stessa sorte toccata a tutti i giocatori transalpini che avevano firmato per squadre di VTB League in seguito all’invasione russa in Ucraina.
Proprio il 2022 ha segnato la svolta fondamentale nella carriere di Thomas Heurtel. In quell’estate, decide di accettare l’offerta dello Zenit San Pietroburgo per lavorare con coach Xavi Pascual, uno che sa esaltare al massimo le doti dei playmaker.
Ora, dopo due stagioni in cui ha fatto vedere tutte le sue doti individuali nel campionato russo, dato che per le formazioni russe le porte delle competizioni europee sono state chiuse, Heurtel non vede l’ora di iniziare una nuova avventura.
Ecco le principali dichiarazioni di Thomas Heurtel
Sulla possibilità di tornare a giocare per la Francia
“Prima di Parigi ho parlato con Vincent Collet e con Boris Diaw. Ma non sapevo se sarei rimasto allo Zenit o meno. Non volevo dire che non sarei rimasto, che sarei andato in Nazionale e che sarei tornato in Russia. Sarebbe stata una situazione ancora più incasinata. Per le Olimpiadi, la preparazione è iniziata molto presto, quindi non ho preso una decisione all’epoca. Mi hanno detto che non avrei potuto partecipare. Nessun problema, l’ho accettato. Ero un po’ triste, ma non mi sono pentito di nulla. Non ho fatto nulla di sbagliato. Non posso controllare ciò che non posso controllare.
Indossare questa maglia e giocare per il proprio Paese è sempre fantastico. Ma spero di poter avere una seconda possibilità perché, ad essere sincero, non ho fatto nulla di male. Essere un mentore in un ruolo diverso all’interno della squadra sarebbe un piacere”.
Sul “ban” della federazione
“La Federazione ha deciso che i giocatori che giocano in Russia non possono stare con la Nazionale. Fin dal primo giorno, quando ero con la nazionale nel 2022, ho rivelato a tutti che avrei firmato per lo Zenit. Non ho mentito a nessuno, né ho detto nulla di sbagliato. Tutti sapevano che avrei firmato con lo Zenit e a EuroBasket sono stato uno dei migliori giocatori della nazionale”.
Su Madrid
“È stato un errore molto grave da parte mia e mi sono scusato con tutti: lo staff tecnico, il GM e i compagni di squadra. Ero pronto ad avere una seconda possibilità, perché penso di non essere l’unico atleta o giocatore di basket che esce prima di una partita, e soprattutto non ero il solo. Ma sono stato l’unico a ricevere questo trattamento.
Ora non sono più la stessa persona e non ripeterò mai le stesse cose che ho fatto a Madrid. In generale, credo che la gente pensi a me come a un criminale. Ma non credo di essere una cattiva persona o un cattivo compagno di squadra. Queste due situazioni hanno avuto ripercussioni sulla fine della mia carriera”.
Sul suo futuro
“Sono a Madrid, mi alleno ancora da quando ho lasciato lo Zenit. Sono nella migliore forma fisica della mia carriera, seguo diete e mi alleno ogni giorno. Mi prendo cura del mio corpo al 100%. Quello che voglio per la prossima stagione o per il futuro è avere la possibilità di tornare in EuroLeague.
Sarebbe la migliore opportunità per me. Mi piacerebbe avere uno staff di allenatori e un’organizzazione che mi apprezzassero davvero e cercassero di fidarsi di me fin dal primo giorno, per avere un’opportunità in EuroLeague e dimostrare di essere in grado di ripetere quello che ho fatto a Barcellona, all’Efes o allo Zenit, dove qualcuno ha avuto fiducia nelle mie capacità”.