Se c’è una cosa che in Grecia sponda Panathinaikos non possono dire è di annoiarsi a seguire la loro squadra. Ogni tanto qualche notizia bomba preferirebbero evitarla, come le ultime vicissitudini di Giannakopoulos e la scorsa estate di passione, ma a volte queste breaking news sono piacevoli e se una volta hanno portato (e riportato) Rick Pitino, questa volta hanno regalato un big player come Mario Hezonja. Ci sono tante domande su quello che potrà dare ai Greens, ma noi vogliamo ricostruire la storia dall’inizio e spiegare come si sia concretizzata.
La base di Mario Hezonja è l’essere fan del Panathinaikos sin da quando ha lasciato l’Europa per andare nell’NBA. La sua passione per il popolo, la squadra e l’ambiente Panathinaikos non sono mai state un segreto e questo conterà nel finale della storia. Già tre anni fa, quando ancora in panchina c’era Xavi Pascual, la società aveva fatto un tentativo per prenderlo, ma essendoci ancora tanta NBA per lui, tutto finì in nulla. Le relazioni rimasero attive, ma senza particolari spiragli di congiungimento.
La parte di Enes Kanter
A dicembre, però, Enes Kanter in un’intervista confessa di essere un grandissimo fan del Panathinaikos e così la dirigenza fa 1+1 contattando il centro turco e intavolando una discussione tra il serio e il faceto. Alvertis e Pappas intrattengono dei rapporti e “giocano” sul fatto che Kanter sia uno dei migliori amici di Hezonja, mettendo sul tavolo come boutade un possibile ingaggio futuro dell’esterno croato. La situazione NBA di Hezonja peggiora e la sua necessità di giocare in vista dell’estate e della nazionale apre lo scenario. Enes Kanter, allora, fa da tramite nella famosa proposta faceta del Pana e così arriva il contatto (questo sì concreto). Sul tavolo di Hezonja arrivano sei offerte dall’Europa, alcune anche più remunerative di quella del Panathinaikos, ma questa volta Super-Mario non ha dubbi: vuole il Pana e così sarà.
Chi mette i soldi?
La domanda automatica è: ma i soldi per pagare un ex NBA?
Senza i soldi di Giannakopoulos, il Panathinaikos paga i giocatori esclusivamente con le proprie entrate da sponsor, partnership, diritti, ecc. Qui entra il gioco il programma “Sponsor Player”, ovvero una cordata di sponsor già presenti nel tessuto connettivo dei verdi che sono stati interpellati riguardo la volontà di contribuire economicamente all’investimento su Hezonja, evidentemente ingente dal punto di vista numerico. Molti partner hanno accettato d’investire con anche dei progetti per ritorni d’immagine, per questo motivo l’operazione è stata resa possibile, anche grazie al benestare del Barcellona che detiene ancora i diritti europei del giocatore. Fino alla fine dell’anno sarà un green, ma non è da escludere che se dovesse andare bene l’esperienza si possa prolungare la collaborazione, anche se ci sarà sempre da sentire la voce del Barcellona che comunque deterrà ancora i diritti. La storia dell’arrivo di Hezonja, meritava di essere raccontata andando nei dettagli e spiegando perché è potuta accadere.