Non c’è stata la risposta sul campo dopo il pesantissimo KO contro Team USA di 48 ore fa, come tutti ci saremmo aspettati. Eppure la sfida sembrava essersi incanalata sui binari giusti sin dalla palla a due, con l’Italbasket capaci di trovare buone percentuali dall’arco e difendere forte, limitando la pericolosità al tiro dei lettoni, trovando un Datome in spolvero. Nel secondo periodo, invece, è calata l’intensità difensiva e i cecchini lettoni hanno iniziato a trovare con continuità il fondo della retina dall’arco (58.3% di realizzazioni alla pausa lunga), trovando anche un Grazulis (28 con 12/13 al tiro) sontuoso nei pressi del ferro.
Al rientro dagli spogliatoi la musica non è cambiata, coi lettoni che hanno continuato a segnare da fuori, toccando il +14. Solo a quel punto Italbasket ha reagito, aumentando i giri in difesa e riportandosi sotto, senza mai però trovare l’aggancio. E nell’ultimo periodo, scivolati di nuovo a -12, L’Italbasket ha prodotto uno sforzo enorme per tornare sotto, ma Grazulis dall’arco ha chiuso i conti.
Italia-Lettonia: le pagelle
Spissu 6.5: mezzo voto in più per le due triple nel finale. Troppo spesso quando la palla arriva a lui si ferma e la circolazione ne risente parecchio.
Tonut 6: silente nella prima parte di gara, nel finale prova a dare il suo contributo alla causa con un bel recupero e un canestro comodo. In calo rispetto alla precedenti uscite.
Melli 7: gioca coi segni sul volto dello scontro con Ingram. Anche se è una partita valevole solo per il piazzamento, lotta su ogni pallone. Un leader.
Fontecchio ne – febbricitante, resta a guardare
Ricci 5: il suo apporto dietro è meno visibile del solito. Soffre tremendamente Grazulis, giocatore che conosce benissimo visti i trascorsi italiani del lettone. In attacco si segnala per una tripla, ma nulla di più.
Spagnolo 6.5: di incoraggiamento. Sta attraversando un momento difficile a livello personale e questo si riflette anche in campo. Il futuro è suo e questa esperienza lo farà crescere sotto tutti i punti di vista.
Polonara 4: ancora non trova il canestro dall’arco (0/16 il dato complessivo) e si vede che è completamente senza fiducia nei suoi mezzi. E senza la fiducia, il minutaggio scende e, ben presto, si ritrova in fondo alla panchina.
Diouf sv: troppo pochi 3′ per giudicare la sua prova.
Severini 4.5: anche lui come Ricci patisce e non poco Grazulis e in attacco non trova nessun guizzo importante, stile tripla con la Serbia per intenderci.
Pajola 5: inizia la sua partita con una bella tripla, ma è la sola cosa per cui si mette in luce. Difensivamente non è lo stopper che siamo abituati ad ammirare.
Datome 8: manca Fontecchio? Ci pensa il capitano a sostituire il miglior marcatore azzurro. Parte fortissimo segnando 11 dei primi 20 punti italiani. Nel secondo tempo viene tenuto forse troppo in ghiaccio perché quando viene ributtato nella mischia, fa ancora la voce grossa.