Al PalaBarbuto di Napoli abbiamo l’opportunità di scoprire la nuova giovane Italia. L’avversario è la Russia e la partita può essere affrontata senza pressioni, dato che, essendo noi paese ospitante di un girone di Eurobasket 2021, non siamo in classifica a livello di qualificazione. Gli azzurri, sia veterani che nuove leve, ci mettono un’intensità incredibile, quasi fuori luogo in un match, praticamente, dello stesso valore di un’amichevole. Il ritorno partenopeo dell’Italbasket è una grande festa, palazzetto tutto esaurito, che ha potuto ammirare l’esordio di Matteo Spagnolo. In più, l’Italia ha regalato al pubblico campano una bella vittoria, 83-64 il finale, seppur in una sfida dal non clamoroso livello tecnico contro un avversario piuttosto in difficoltà, che fa sempre bene per il morale.
Italia
AKELE 5,5: fatica in close out e in altre piccole cose. Comprendo le difficoltà dell’esordio azzurro, però sinceramente mi aspettavo qualcosina in più da lui, anche se non è del tutto negativo.
BORTOLANI 6: si presenta in modo più che migliorabile difensivamente, Meo non lo ripropone, 3 punti in 3 minuti gli regalano un 6 d’ufficio.
FONTECCHIO 6,5: non caldissimo in avvio, fa tantissime cose e alla fine più di qualcuna è positiva, chiude in doppia cifra e va bene così.
RICCI 7,5: manda dentro più di qualche tiro impossibile, si fa sentire emotivamente con i più inesperti del gruppo, caratteristica più utile in questi match. Miglior realizzatore del match, poi, allora diventa sontuoso.
RUZZIER 6,5: sgusciante prestigiatore, sbaglia qualche scelta, ma gioca come fosse un giocatore navigato, ed effettivamente è un vet in questo schieramento.
SPAGNOLO 6,5: entra ed è, come biasimarlo, più che emozionato, per questo motivo commette qualche sbavatura. Gioca ordinatamente e senza strafare, segno di grande maturità. Primo canestro? Un gioco da tre punti, predestinato.
SPISSU 6,5: è il leader designato di questo roster, Sacchetti chiede nei timeout di dargli più spesso il pallone e di rivolgersi a lui nei momenti di difficoltà, non a caso, forse non lo avrete notato, ma va in doppia doppia con gli assist (10+10).
TAMBONE SV
TESSITORI 6,5: ragazzi, che vi piaccia o no, Amedeo sta crescendo esponenzialmente e, seppur la Russia non sia un avversario clamoroso, sta diventando un lungo che merita il suo spot in nazionale, vista soprattutto la carenza generale.
VITALI 7: capitano che gioca da capitano, difensivamente è di un’altra categoria rispetto a tutti gli altri, in attacco si prende i tiri che gli spettano. Fascia da confermare.
BALDI ROSSI 6,5: è accoppiato con un gigante, se lo mangia con la sua attitudine perimetrale, in apertura. Gioca in modo intelligente.
Russia
SOPIN SV
BABURIN 4,5: non uno che vorrei dalla mia parte, per usare un eufemismo.
ZAKHAROV 5: tecnicamente fa vedere qualche giocata decente, sarebbe il tiratore dei suoi, tuttavia non è che segni con continuità.
MOTOVILOV 6: segna due bombe dagli angoli e non sa nemmeno lui come, tecnica di tiro rivedibile, però non posso bocciarlo, se la mette ha ragione lui.
FRIDZON 5: gioca senza un’apparente logica, eppure ogni volta che ci incontra appare gasato, gestisce male l’attacco, tira male da tre e ottimamente ai liberi.
IVLEV 5,5: della sua partita mi ricordo solo una sassata ai liberi. Me lo ricordo giocare più di qualche minuto al mondiale, non mi è sembrato un professionista di quel livello, ciò nonostante firma 10 punti.
ANTIPOV 6,5: zitto, zitto, ne ha infilati 14 con 6 rimbalzi. Non si fa notare particolarmente, ma il tabellino lo premia, tra l’altro, un solo errore dal campo.
STREBKOV 4,5: altro contributore non fenomenale per i sovietici. Anzi, a dire la verità, nel non eccessivo tempo in cui sta in campo non è che si faccia notare.
ILNITSKY SV
KULAGIN 6,5: è la certezza russa, punto di riferimento realizzativo per tutti i suoi compagni, in sostanza quando non si hanno idee si va da lui, il problema è che alla fine ha tirato tutto quello che gli passava tra le mani.
VALIEV 4: sparito dai radar dell’Eurolega, e del Khimki, adesso mi spiego il motivo. Quasi nullo non nella gara dal più alto tasso tecnico possibile.