La Repubblica Ceca resiste un quarto in più rispetto alla Tunisia, ma è sempre dominio Italia al Torneo di Amburgo. Gli azzurri, ancora una volta trascinati dalla coppia Polonara-Tonut, scappano ad inizio secondo periodo e poi travolgono gli avversari (83-71), trovando altre risposte interessanti anche da Mannion. Domani il test più interessante, contro i padroni di casa della Germania. Poi le scelte definitive verso Belgrado.
Applausi per Candi, poi Mannion e Melli
La squadra azzurra trova ancora in Tonut e Polonara i giocatori su cui appoggiarsi ad inizio partita, quando c’è da segnalare soprattutto il buon lavoro di Leo Candi a livello difensivo. Già ieri era stato discreto il suo apporto e lancia la sua candidatura per un posto al preolimpico. Anche se i cechi dominano a rimbalzo e restano agganciati al match.
Serve la sgasata di un Mannion molto intraprendente, anche troppo in alcune occasioni, per ribaltare il confronto e mettere l’Italia al comando. Il giocatore dei Warriors conquista tanti falli e converte i liberi, pur non trovando mai la via del canestro. E, dopo un inizio difficile al tiro, c’è un finale di tempo firmato da capitan Melli, per il +14 dell’intervallo lungo.
La fuga azzurra
Ancora i due migliori azzurri di questo torneo sono gli autori del break decisivo, ad inizio ripresa, quando la squadra di Sacchetti scappa a +25 e mette in ghiaccio la partita. Salgono le percentuali dall’arco, la difesa tiene per alcuni minuti a quota zero la Repubblica Ceca e ci sono anche un paio di buone giocate di uno Spissu condizionato, nel primo tempo, dai falli. Come accaduto ieri, nel periodo conclusivo c’è anche spazio per i più giovani.