Torneo Amburgo: Tonut e Polonara lanciano l’Italia, Tunisia ko

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Stefano Tonut
Stefano Tonut contro la Tunisia (foto Italbasket)

L’Italia inizia con una netta vittoria il suo cammino verso il preolimpico di Belgrado. Gli azzurri si sono imposti senza problemi sulla Tunisia (82-56), nella prima giornata del Torneo di Amburgo. Al netto di un’avversaria non irresistibile, ci sono state delle indicazioni interessanti per il ct Sacchetti, pensando all’appuntamento di fine mese verso Tokyo 2020.

La partenza di Tonut, poi Polonara

A questo proposito, soprattutto Stefano Tonut ha dato risposte molto importanti, che lo mettono sempre più in primo piano per ottenere un posto nei 12 e di rilievo in questa Nazionale. L’MVP dell’ultimo campionato ha dato il via alla fuga azzurra, con 9 punti in poco più di 5 minuti, per mettere subito in discesa la partita per gli azzurri.

A dare seguito alla gara del veneziano, ci ha pensato Achille Polonara. La stagione superlativa in Eurolega con la maglia del Baskonia ha fatto crescere notevolmente l’azzurro e la risposta è arrivata anche dal campo tedesco, con 11 punti nel primo tempo, per poi diventare il miglior marcatore della serata a quota 15, aggiungendo anche 7 rimbalzi.

Mannion e gli altri giovani

Mentre il neo capitano azzurro Nicolò Melli ha dato il suo contributo, senza forzare particolarmente, ha confermato la sua faccia tosta Nico Mannion. Non una giornata spettacolare al tiro (3/10), ma un pericolo costante per la difesa avversaria. Con il lampo importante di inizio secondo quarto, quando l’Italia è scappata definitivamente, per poi volare anche a +30.

Nel secondo tempo, visto il risultato ampiamente in ghiaccio, c’è stato grande spazio per tutti gli altri azzurri, soprattutto per i più giovani. Difficilmente faranno parte della spedizione in terra serba, ma sono minuti importanti di esperienza: da Bortolani ad Akele, passando per Spagnolo e Candi. Domani alle 17 italiane seconda giornata, questa volta contro la Repubblica Ceca.

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Fabio Cavagnera
Lo sport ed il basket sono da sempre la mia passione, diventati poi il mio lavoro, da ormai il lontano 1998 (eh già, sono quasi tra gli 'anziani'). E Backdoor Podcast lo ritengo un mix tra passione e qualità.