La stagione di Marco Belinelli merita la Nazionale?

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Belinelli

Nonostante gli ultimi risultati non così positivi in Eurolega, si può affermare che la stagione della Virtus Bologna fino ad ora sia stata più che positiva. In campionato i bianconeri si trovano al momento al secondo posto e in Europa sono ancora in piena corsa per entrare nei playoff con il fattore campo. Un percorso decisamente migliore per adesso, almeno in EuroLeague, rispetto a quello compiuto l’anno scorso con Sergio Scariolo. Uno dei simboli di questa svolta di rendimento è senza dubbio Marco Belinelli, autore di prestazioni fino ad ora eccellenti.

La guardia bianconera aveva iniziato la scorsa stagione non al meglio, tra numeri sul campo non soddisfacenti e un rapporto con Scariolo che si diceva essere ormai logoro. Nella seconda parte dell’anno, tuttavia, il suo rendimento era notevolmente cresciuto, facendolo rientrare al centro del progetto tecnico e tattico. Quest’anno Belinelli ha ripreso da dove aveva finito la scorsa stagione, dimostrando di essere anche a 37 anni un giocatore insostituibile nell’economia di gioco della Virtus.

Attualmente Belinelli sta producendo 14.2 punti di media (2 esatti in più rispetto alla scorsa stagione), accompagnati da ottimi numeri in tutte le altre statistiche avanzate e non. Il nativo di San Giovanni in Persiceto viaggia a 1.115 PPP (il migliore in relazione al suo usage) e 2.8 triple segnate con un ottimo 40.6% da tre punti. Cifre che lo collocano di diritto tra le guardie più pericolose di tutta l’Eurolega e una delle migliori del campionato italiano.

Questo rendimento molto elevato, di conseguenza, ha portato i media a pensare automaticamente ad un eventuale ritorno di Belinelli in Nazionale. La sua ultima presenza in maglia Azzurra risale all’8 settembre 2019, nella vittoria dell’Italia contro Porto Rico ai Mondiali di Wuhan. Da quel giorno, tra scelte personali del giocatore e scelte tecniche della Nazionale, l’ex Spurs non ha più partecipato ad una selezione della Nazionale. Potrebbe essere questo il momento giusto per un suo ritorno? Basteranno questi numeri per far sì che Pozzecco decida di convocarlo?

Su questa possibilità, si è espresso più volte lo stesso CT nelle ultime settimane. Pozzecco ha detto di volere assolutamente prendere in considerazione un giocatore come Belinelli, visto il suo rendimento. Tuttavia, allo stesso tempo, ha espresso la volontà di ragionarci su più a fondo, provando a capire anche le intenzioni di Beli stesso. Se per il PreOlimpico il coach non può non pensare in ottica meritocratica, molti altri fattori entrano in campo quando si parla di una reunion tra Belinelli e la Nazionale.

Prima di tutto, Pozzecco ha più volte dimostrato in carriera di preferire la possibilità di creare un roster che sia gruppo, prima che un insieme di giocatori di talento. In questo quadro vanno inserite le sue decisioni in termini di convocazioni in questi anni. Scelte votate a creare un amalgama e un ambiente con basi solide, a livello personale fuori dal campo e di gerarchie in campo. Belinelli andrebbe quindi inserito in un contesto già formato, e non creato ad hoc attorno a lui per farlo rendere al meglio.

Da verificare, quindi, sarebbe la disponibilità dell’ex Spurs nel calarsi in un ruolo probabilmente di minor rilevanza rispetto a quello rivestito alla Virtus. Se Banchi ha messo al centro del suo gioco lui e Shengelia, lo stesso potrebbe non verificarsi in ottica maglia Azzurra. Belinelli vorrà essere il leader di questa squadra, o accetterà anche un minutaggio minore? Fuori dal campo, inoltre, la sua forte personalità potrebbe inserirsi non in modo così automatico e naturale all’interno del gruppo squadra.

L’altro grande punto di domanda riguardante Belinelli sarebbe la sua condizione fisica. La carta d’identità non mente, e lo stesso giocatore della Virtus sa quali sono i limiti del suo corpo. Arrivato a questo stadio della sua carriera, una pausa estiva in cui riposare dopo una stagione intera potrebbe essere di fondamentale importanza per mantenere un alto livello di rendimento. In questo senso giocare per l’Italia, con tutto lo stress fisico e psicologico che ciò comporta, potrebbe portare ad un vistoso calo delle sue prestazioni. Belinelli, quindi, sarebbe in grado di reggere preparazione e competizioni varie con la maglia dell’Italia quest’estate per poi iniziare in buone condizioni la stagione successiva?

Tutte queste domande sono di certo sotto la lente d’ingrandimento dello staff azzurro e di Belinelli stesso. Dal punto di vista meritocratico, il rendimento della guardia bianconera meriterebbe di certo la convocazione. Tuttavia la decisione non sarebbe da prendere in modo leggero, sia dal punto di vista del Beli che della Nazionale. Pozzecco ha affermato di voler parlare con il giocatore per verificarne la disponibilità, ma anche che la decisione finale spetterà a lui. E tutto porta a pensare che, in fondo, il Poz una decisione l’abbia già presa. Dovremo solo aspettare per scoprirne l’esito.

 

 

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