Nel nostro game of the week la Carpegna Pesaro batte un colpo e si mantiene nelle zone nobili della classifica andando a vincere a Brindisi, che era, di gran lunga, la squadra più in forma del torneo, reduce da dieci vittorie consecutive, l’ultima delle quali sul campo di Milano.
Vittoria ancora più di valore se considerato il grave infortunio che ha privato Repesa di un pezzo importante del proprio scacchiere come Frantz Massenat.
Per vincere la Vuelle usa il proprio cavallo di battaglia
Come avevamo già visto per la prestigiosa vittoria sul campo della Reyer Venezia, Pesaro ancora una volta ha poggiato tanto del gioco offensivo sul proprio set base: l’uscita di uno dei due lunghi sul perimetro per un consegnato in ala, la cui utilità è quella di far muovere la difesa e cercare di trovarla fuori posizione tornando ad attaccare il centro del campo.
Un gioco che ha creato parecchi problemi alla difesa pugliese, di fatto mai in grado di bloccare gli attacchi ospiti, tanto da trovarsi costretta a ripiegare su una non troppo efficace zona nel secondo tempo.
La Vuelle, soprattutto grazie a questo, ha prodotto una delle sue migliori giornate offensive fin qua in campionato: 127,7 di offensive rating per Hack-a-Stat. Dato secondo di un nulla al 127,9 fatto registrare, guarda caso, proprio a Venezia, altra squadra che contro la proposta offensiva dei marchigiani è andata in enorme difficoltà.
Il tutto contro una difesa che sin lì concedeva oltre 23 punti in meno ogni cento possessi.
Cain e compagni espongono le difficoltà in post di Brindisi
Altra zona del campo da dove è passata la partita: il post basso.
Pesaro, di suo, non è proprio una squadra che lo esplori particolarmente e, anzi, l’ultima sconfitta con la Fortitudo era venuta tanto anche da lì, in zona difensiva.
Ma, se c’è un punto debole che la Happy Casa aveva mostrato in questo inizio al galoppo, era proprio nella difesa del post basso: gli uomini di Vitucci subiscono quasi dieci punti a partita da quelle situazioni. Peggior squadra del campionato con ampio margine sulla seconda.
Repesa e il suo staff hanno ben istruito i propri giocatori per esporre al massimo questa difficoltà, riservando alla difesa brindisina un ampio numero di palloni appoggiati sotto, a Cain ma non solo. E circondandoli di un movimento di uomini che ha ulteriormente messo in confusione la difesa bianco blu.
Il risultato: diciotto punti in quattordici possessi di post basso per Pesaro, ampiamente il proprio miglior rilievo in campionato fino a questo momento.
Pesaro si conferma una discreta mina vagante in questo campionato a cui, fin qua, è mancata la costanza di rendimento per ambire a qualcosa in più, ma i colpi nei nostri game of the week parlano di un grande potenziale.
Brindisi vive una brutta giornata dopo un periodo di fuoco, ma non vede certo ridimensionato quanto fatto finora. Piuttosto, come ogni sconfitta, gli errori e le debolezze emerse sabato andranno prese come oro colato per migliorare in ottica futura.