BOLOGNA – Belinelli infiamma la Segafredo Arena, prova a spingere la Virtus al rush finale, ma Milano batte Sassari e quindi conferma il primo posto in regular season. L’obiettivo di Scariolo è ora recuperare giocatori per i playoff (Hackett e Teodosic) e competere per lo scudetto. La Openjobmetis si salva alla penultima giornata per il terzo anno di fila. Alla Segafredo Arena coach Brase si presenta ridotta ai minimissimi termini (out Reyes e Librizzi per un problema intestinale, in panchina solo per onor di firma Brown e Johnson), ma lotta con grandissimo cuore per tutti e 40 i minuti e il K.O. arriva solo nel finale. Certo, visti gli ups&downs della penalizzazione poteva anche andare peggio: c’era in ballo la salvezza in serie A, ma che peccato non vedere questa squadra ai playoff.
Virtus Segafredo Bologna
Mannion 6: 22’ senza mai incidere più tanto, un po’ la costante di Nico in questo campionato.
Faldini s.v.
Belinelli 9: che numeri il Beli! Porta la sua bimba per la prima volta alla Segafredo Arena e le regala in 20’ 16 punti con 6 assist di una facilità disarmante. Disumano.
Pajola 6: nel primo tempo soffre le sgasate di Colbey Ross, poi nel finale ci mette il fisico, lo porta spalle a canestro per sfruttare i 4 falli, creando qualche vantaggio e smazzando 6 assist.
Jaiteh 6.5: sotto canestro fa il vuoto, poi concretizza il giusto.
Lundberg 5: veramente impalpabile i suoi 10’ sul parquet.
Shengelia 8: non segna, ma si dedica al lavoro sporco con grande efficacia. Tira giù 13 caramelle, spara due stoppate e smazza 3 assist. Playmaker occulto.
Mickey 7: grande presenza nelle aree colorate, dove fa il vuoto con 12 punti e 9 rimbalzi.
Camara n.e.
Ojeleye 6.5: va un po’ a ondate, fisico e impatto sono potenzialmente di altro livello. Appunto, potenzialmente.
Abass 6.5: lotta e mette in fisico, fuori categoria contro i pari ruolo italiani. Meriterebbe forse più spazio, ma, lo ammettiamo, siamo di parte perché facciamo il tifo per lui dopo un periodo sfortunatissimo.
Openjobmetis Varese
Ross 7.5: nel primo tempo sgasate di qualità assoluta per il maghetto, poi appesantito dai 4 falli e nel finale uscito per crampi. Comunque una prestazione da 15 punti, 9 assist, 5 rimbalzi e altrettanti falli subiti, quasi a volersi prendere il premio di mvp anche sul parquet della Segafredo Arena.
Woldetensae 8: mancano 4 giocatori, di cui 3 americani e allora si prende lui la scena sul palco di casa (origini eritree ma born&bread in Bologna). Si sbatte in difesa, regala 5 assist e soprattutto punisce da oltre l’arco con chirurgica precisione (5/12 da oltre la linea).
Ferrero 7: primo tempo abulico e impreciso, poi nella ripresa dà tutto. In difesa mette esperienza e tira quattro botte, in attacco dà alternative ai compagni.
Caruso 7: parte in quintetto nell’inedito (e forzato) ruolo da ala forte, poi sale di livello quando Owens è costretto in panchina per falli. Non si arrende, sgancia due triple e nella impari battaglia a rimbalzo cattura 6 rimbalzi. Ci teneva a ben figurare davanti quelli che potrebbero diventare i suoi tifosi nella prossima stagione (ma Milano non lo molla).
Owens 6.5: poche occasioni per zompare sopra il ferro, perde le battaglie a sportellate e si carica di falli fino alla paletta rossa del 32’, però ci tiene a fare bene, anche se manca di continuità e soffre le poche alzate del suo socio Colbey.
De Nicolao 8: forse alla sua ultima prova in maglia Openjobmetis, Giò tira fuori una prova solidissima, tutto cuore, griffata anche da 16 punti in attacco (miglior marcatore varesino insieme a Woldetensae) conditi anche da 5 rimbalzi e 6 assist.
Virginio 6.5: infila due bombe sul parquet della Segafredo Arena, che non è proprio da tutti. Poi ne lascia sul ferro troppe e in difesa paga dazio al fisico e all’esperienza degli avversari. Shenghelia lo porta a scuola con i suoi perni, ma Nich non sfigura e gioca 33’ di buon impatto.
Johnson n.e.
Brown n.e.
Zhao s.v.
Assui s.v.