LBF: la sfida al vertice tra Passalacqua Ragusa e Famila Schio

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Ragusa

Sabato 25 Gennaio va in scena al PalaMinardi di Ragusa il match tra le padrone di casa della Passalacqua e le campioni italiane in carica del Famila Schio. Le ospiti sono le prime della classe e sfidano la Virtus Eirene Ragusa, diretta inseguitrice e unica squadra ad essere riuscita a sconfiggere le venete in questa regular season. Il match è il miglior manifesto che la nostra pallacanestro in rosa possa offrire, dunque merita la nostra analisi.

Una sfida molto combattuta e spettacolare quella che ha avuto luogo sul campo siciliano, un perfetto spot per un movimento in continua crescita. Si sfidano le due più affermate realtà del basket femminile tricolore. Le biancoverdi vogliono imporre il proprio ritmo di fronte al loro pubblico, le orange, invece, cercano di restare attaccate alla partita. Vediamo i nostri 5 punti chiave, attraverso le protagoniste della sfida.

  • La follia di Nicole Romeo: se avete visto l’ultima manifestazione continentale dell’Italbasket, vi sarete accorti di quella guardia non troppo alta che risolto sulla sirena qualche nostro possesso poco fortunato. Nel suo club, nel profondo sud della Sicilia, oltre a dilettare il pubblico con le sue magate, è una giocatrice discretamente decisiva. Due giochi di prestigio deliziosi ci sono nella sua prestazione contro Schio, però a fare la differenza sono le sue giocate difensive, frutto di un’intensità fuori dal comune, come sottolienato dal suo allenatore, Gianni Recupido. Se volete farvi un’idea sul suo spirito di gioco c’è sempre la nostra intervista a lei dopo Passalacqua-GEAS.
  • La lucidità di Francesca Dotto: non si diventa playmaker della Nazionale Italiana per caso. L’unica delle scledensi ad essere sempre lucida e puntuale. La sua intelligenza applicata sul campi è un’arma importantissima per il gioco offensivo delle campionesse in carica. Riesce a pungere la difesa avversaria, nonostante un’aggressività non da poco. La capitana del Famila sta crescendo bene, in quella che è la casa madre per le talentuose promesse del nostro basket, e lei è sulla buona strada per spiccare il volo e evolversi da promessa a certezza. Le capacità ci sono e la leadership è un elemento evidente, più volte nel corso dei 40 minuti ha chiamato a raccolta le compagne per indicare la via da seguire.
  • La superiorità fisica di Dearica Hamby: probabilmente la giocatrice che sta dominando maggiormente il nostro campionato. Un profilo di altissimo livello, sesta donna dell’anno in WNBA, autrice di un celebre buzzer beater da distanza clamorosa. Dal suo approdo in Italia, ostacolato da qualche problema fisico, sta mostrando un predominio fisico e mentale sulle avversarie. Un perno imprescindibile per le iblee, che si trovano in vetta alla graduatoria anche, e soprattutto per merito della Hamby. 27 punti e 14 rimbalzi, in soli 29 minuti, per Dearica nel duello di sabato, nonostante il suo minutaggio sia stato condizionato dai problemi di falli.
  • Il ritorno a Ragusa di Sabrina Cinili: due volte nel passato dell’ala azzurra troviamo il biancoverde. Due esperienze intense nel roster siciliano, che sicuramente Cinili non avrà dimenticato. Chi non ha, di certo, dimenticato sono i tifosi di Ragusa, i quali non hanno digerito il passaggio estivo di Sabrina nella squadra che ha inflitto i peggiori dolori degli ultimi tempi all’Eirene e non hanno perso l’occasione di farglielo notare. La sua partita da ex si è conclusa con un’uscita per falli accompagnata da una bordata di fischi da parte del pubblico di casa, tuttavia, prima di abbandonare il terreno di gioco, la Cinili aveva lasciato la sua impronta. In una prestazione in cui è evidente la tanta (a volte troppa) voglia di fare, contribuisce con 12 punti, seconda prestazione realizzativa di squadra, tra i quali due bombe pesantissime, condite da qualche errore di frenesia.
  • L’espulsione di coach Pierre Vincent: l’episodio che può aver spostato qualcosa, facendo un resoconto al termine dei 40 minuti, è quello che ha visto coinvolto il coach francese delle ospiti, Pierre Vincent. A Schio dal 2017, è stato espulso dagli arbitri, immediatamente dopo al fischio di un tecnico nei suoi confronti. Vincent si è reso protagonista di una scenata alla Massimiliano Allegri, con lancio della giacca, in seguito ad essersela tolta non proprio con il massimo della calma. Le successive veementi proteste dirette alla terna arbitrale sono state inevitabilmente causa dell’espulsione, con tanto di tensioni con alcuni spettatori presenti al PalaMinardi e relativa passerella verso gli spogliatoi. La sua assenza si è fatta sentire nel finale di gara, durante il quale la sua Schio, guidata dal vice di Pierre, è apparsa parecchio confusa e spaesata, commettendo errori banali, frutto di una mancanza di guida tecnica, errori che sono costati caro e che hanno portato alla debacle.

Per la cronaca, la partita è terminata sul punteggio di 74-67 in favore di Ragusa, che riacciuffa, il primato, riagganciando Schio, di un campionato estremamente emozionante e ancora molto lungo e incerto.

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