Legabasket: finale al cardiopalma, la spunta Sassari. E’ 2-0

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Dopo il crollo in gara uno, l’Olimpia Milano è incapace di reagire.

Parte, quindi, molto forte la squadra allenata da coach Simone Pianigiani:tanti punti nelle mani, aggressività sui portatori di palla avversari e una difesa che tende a prevedere e a fermare tutte le scorribande avversarie. In poche occasioni, infatti, i meneghini si sono fatti trovare impreparati: il tiro dalla medie di Polonara (35-32) per fare un esempio. Il favoloso calore del forum e il netto cambio di mentalità rispetto a mercoledì sono stati determinanti nell’economia del primo tempo. In una partita dove l’unico ordine è quello di: vincere, Mike James ha mostrato una delle versioni migliori di sé. La point guard di Portland, se due giorni fa, poteva sembrare un po’ arrugginito (anche se sempre determinante in alcune circostanze) ha cambiato decisamente il volto alla squadra, insaccando ben 18 punti dopo i primi 20 minuti di gioco. D’altro canto i difetti dei tricolori persistono, e da tutta stagione purtroppo, una di questi: i rimbalzi difensivi. Gran parte del punteggio di Sassari, infatti, è stato frutto di disattenzioni difensive.

Il secondo tempo parte da dove il primo era finito: Milano padrona del campo. E se in una prima fase del terzo quarto i milanesi hanno messo più gas del solito- con l’intento di chiuderla subito- hanno un po’ rallentato attorno ai cinque minuti ma, grazie alle triple di Nedovic, è riuscita ad agguantare il +12. I tricolori non intendono perdere il proprio trono e lotteranno con le unghie e con i denti per rimanere il corsa per lo scudetto. Ma Sassari, si sa, è un avversario tosto contro il quale è difficile imporre il proprio gioco.

Idee, esperienza, talento, sicuramente Milano ne ha di più, e stasera ne è stata la dimostrazione, almeno fino al quarto quarto. I meneghini erano anche riusciti inizialmente ad imporre il proprio basket, aumentando esponenzialmente il ritmo partita. E poi, se in una delle fasi più complicate del quarto quarto James- dopo essere riuscito a metter dentro praticamente tutto- indossa anche i panni di un difensore doc, stoppando un inarrestabile Polonara, significa che l’anima dell’Armani c’è. E non ha intenzione di spegnersi. Ma sul 95 pari, è tempo di overtime e l’Olimpia Milano non ci vede più, è incapace di reagire e le triple dei vari Spissu, Polonara e Pierre valgono un pesantissimo 0-14 di parziale e una brutta sconfitta in gara due.

Ora, si va in Sardegna sullo 0-2. Saranno in grado gli uomini di Pianigiani di ribaltare la serie?