Legabasket: Fortitudo Bologna, analisi di inizio stagione

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Fortitudo Lavoropiù Bologna
Foto Valentino Orsini | Fortitudo Bologna

In estate gli importanti cambi in tutti i settori del campo, dal coach alla squadra, facevano prevedere una buona stagione nel secondo anno in Legabasket Serie A, per la Fortitudo Bologna.

Iscrizione alla Basketball Champions League, quindi ritorno in una coppa europea. Spostamento in una arena più grande qual è l’Unipol Arena. Infine campagna abbonamenti ancora a conferma della fiducia da parte dei tifosi in una situazione d’incertezza. Tutte scommesse perse, volute dalla ricerca per tutti e 3 i casi di generare ulteriori incassi, che tra pandemia e risultati del campo si sono dimostrate controproducenti per l’ambiente.

L’inizio di stagione in Supercoppa fa già suonare i primi campanelli d’allarme. Bilancio di 3-3 con le vittorie nel secondo derby e in entrambe le partite con Cremona. 2 sconfitte in 2 partite giocate contro Reggio Emilia hanno già montato i malumori di stagione per il cambio in panchina. Da Antimo Martino a Meo Sacchetti.

Cosa non va

Parto da qui perché visto il momento è molto più semplice elencare ciò che non sta funzionando. Già ad inizio campionato il primo passo falso a Roma, bestia nera negli ultimi 2 anni per la Fortitudo, ha portato altri dubbi sulle spalle dei biancoblù, così come la sconfitta contro Varese, entrambe meno quotate nelle previsioni di stagione. La panchina costruita in estate dalla società non sta rendendo. Anche al di sotto delle aspettative che già portavano a giudizi pessimi per la mancanza totale di esperienza nel massimo campionato italiano. L’unico Mancinelli chiamato in causa più volte di quanto richiesto a inizio stagione. La dimostrazione di questo sono state, in maniera ampificata, le partite sconfitte, con scarti importanti, quando si sono alternate le assenze di Banks, Aradori, Happ e Fantinelli.

Non può che finire tra i contro il reparto lunghi. L’arrivo di Happ aveva portato un minimo di sicurezza sotto canestro, quantomeno dal punto di vista offensivo. Il tonnellaggio della Fortitudo Bologna parte però sotto con quasi tutte le squadre del campionato. L’arrivo del gregario Cusin ha portato un correttivo minimo a rimbalzo, ma il minutaggio del centrone della nazionale non può superare una determinata soglia. L’errore qui è stato forse quello di valutare Todd Withers nello spot di 4, quando è arrivato in Italia come ala piccola e solo ultimamente sta cercando di adattarsi al ruolo di lungo. Oggi, contando l’arrivo di Wesley Saunders, lo spot di 3 inizia ad essere sovraffollato. L’ex Cremona ha dietro di sè Aradori, Fletcher Palumbo e Dellosto. Oltre al numero, già sbilanciato vedendo il resto del roster, alcuni giocatori non sembrano ad essere adatti a stare insieme in campo.

Spostandoci sulle statistiche, l’attacco che vede i tanto agognati 3 top scorer del campionato (80.12 ppg) non essere sufficienti per la terzultima difesa del campionato (87.38 punti concessi). La difesa è uno dei punti deboli della squadra e questo si sapeva già a roster completato. A far la differenza è l’intensità e atteggiamento difensivo, che spesso cala nell’arco della partita. Altra debolezza, che ha fatto la differenza più volte nella bilancia tra vittoria e sconfitta, i tiri liberi. Penultima posizione con un 65.5% che evidenzia, oltre alle scarse abilità di squadra a cronometro fermo, una mancanza di concentrazione nell’arco della partita.

Cosa va

La pausa dalle nazionali ha certamente “rubato” agli allenamenti di squadra coach Meo Sacchetti. Il beneficio di queste 2 settimane di pausa è però il riposo dalle fatiche(?) del campo. Questo quindi vuol dire anche recupero dagli infortunati lungodegenti Happ, che ha giocato il derby non al 100%, Aradori e Fantinelli. Quest’ultimo può essere la chiave del riscatto della Fortitudo Bologna nelle prossime partite. Contro Treviso e Virtus gli attacchi dell’aquila hanno sempre vissuto delle confusionarie scorribande di Banks e del neo arrivato Saunders. Mancata fiducia alla regia di Sabatini, mentre Fantinelli, prima dell’infortunio il migliore, potrà e dovrà amministrare un gioco d’attacco con poche idee e giro palla. Torna anche uno dei, se non il, migliore difensore della squadra a tamponare una situazione già deficitaria.

La Fortitudo deve, cercando in queste due settimane di trovare un’alchimia di squadra mai manifestata, resettare da 0 testa e campo. Si riparte dalla sfida con Brescia, altra squadra in difficoltà e da un fine girone d’andata in cui ha già incontrato 6 delle prime 8 in classifica.

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Riccardo Corsolini
Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la palla a spicchi in testa e nelle mani. Visti gli airball e le stabellate, scrivo su un pc della mia squadra e di Eurolega, tentando di prendere il ferro.

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