La partita tra Pallacanestro Reggiana e VL Pesaro si apre con ritmi molto bassi e tanti errori da entrambe le parti: dopo 4 minuti i canestri totali dal campo sono complessivamente 3.
A 2 minuti dal termine si alzano lievemente le percentuali e il ritmo, con Cheatham che con due triple consegna a Pesaro il primo vantaggio.
Reggio Emilia però, dopo un timeout, riprende in mano l’inerzia dell’incontro e impatta nel punteggio, ma allo scadere Tambone segna il canestro del 16-18 che chiude il quarto.
Il secondo quarto inizia con un Pallacanestro Reggiana più carica e attenta che sbaglia poco e sfrutta i palloni persi di Pesaro portandosi sul +4.
Con l’avanzare dei minuti si alza anche il ritmo in campo e aumentano i canestri a segno: le due squadre, colpo su colpo, si alternano a guidare l’inerzia dell’incontro.
Le formazioni vanno all’intervallo lungo sul 42-39.
Al termine dell’intervallo lungo la Pallacanestro Reggiana parte forte portandosi anche sul +7 ma Pesaro non ci sta e con Delfino e Rahkman accorcia riportandosi vicino nel punteggio.
Il match continua con le due squadre che mettono a segno parziali e contro parziali con Reggio Emilia che mantiene la distanza e chiude il terzo quarto sul punteggio di 67-62.
L’ultimo quarto è a senso unico a vantaggio dei padroni di casa che alzano il ritmo sia in attacco che in difesa impedendo a Pesaro di costruire e giocare portandosi così a casa la terza vittoria stagionale, chiudendo l’incontro con il punteggio di 95-76.
PALLACANESTRO REGGIANA
Anim 7,5: fin dall’inizio della partita mette in luce le sue qualità e la sua pericolosità al tiro che si rivelano fondamentali per la vittoria.
Reuvers 7: nonostante qualche difficoltà sbaglia poco e chiude la gara di oggi con 19 punti a referto che gli consegnano il titolo di top scorer del match confermandosi un giocatore di talento.
Hopkins 7: tira con il 100% da due e dentro l’area è tra i giocatori più pericolosi nonché, con i suoi rimbalzi offensivi, una delle armi maggiormente sfruttate da Reggio Emilia.
Cipolla n.e.
Strautins 6: gioca poco, ma nei minuti in cui è in campo non si tira indietro e dà tutto il possibile.
Vitali 7,5: nel quarto quarto è tra i principali artefici dello strapotere della Pallacanestro Reggiana su Pesaro e della conseguente vittoria.
Stefanini n.e.
Cinciarini 7,5: si conferma il giocatore cardine della squadra. Artefice anche stasera di un’importante doppia doppia, dimostra ad ogni uscita di essere il leader della formazione.
Olisevicius 5.5: partita non eccezionalmente brillante per il giocatore di Reggio Emilia che, oltre i 5 punti a referto, non riesce a portare un grande contributo.
Diouf n.e.
Nembhard 5: gioca meno di 10 minuti nei quali fatica a mettersi in ritmo e a risultare incisivo.
Burjanadze 6,5: alti e bassi nella sua partita ma in più frangenti ha dimostrato le sue qualità: i suoi canestri dalla lunga distanza si sono dimostrati decisivi.
VICTORIA LIBERTAS PESARO
Abdur-Rahkman 5,5: nonostante gli 11 punti a referto appare più scarico del solito e le percentuali confermano una gara con più ombre che luci.
Visconti 5: parte titolare e ci mette grinta ed impegno, ma oggi gli manca qualcosa e non riesce quasi mai ad essere continuo e incisivo.
Moretti 5: una delle peggiori apparizioni per il playmaker italiano che oltre a non entrare mai in partita non riesce neppure a mettere in ritmo i compagni.
Tambone 5: rientra da un lungo infortunio, nella gara contro Reggio dimostra di doversi levare ancora qualche ragnatela di dosso.
Sablich n.e.
Gudmundsson 5,5: segna 10 punti e, in alcuni frangenti del match, si carica la squadra sulle spalle, ma con l’avanzare dei minuti anche lui cala inesorabilmente.
Charalampopoulos 5,5: anche per il giocatore greco quella tra Pallacanestro Reggiana e VL Pesaro è stata una partita in cui ha faticato a risultare incisivo e utile.
Totè 5,5: mette a referto 14 punti grazie agli assist dei suoi compagni, ma sotto canestro non è mai troppo pericoloso e in difesa fatica tanto.
Cheatham 6: l’unico giocatore che sembra crederci quando la situazione diventa critica; anche lui però non è esente da errori e appare in alcuni momenti senza energie.
Delfino 5: gioca poco e anche quando è in campo non riesce a mettere mai in campo le sue qualità.