Osservando i giocatori che compongono i roster delle varie squadre di serie A della stagione 2019/2020 è evidente come la VL Pesaro abbia deciso di dare spazio ai giovani costruendo la formazione più giovane dell’intero campionato a cui deve essere aggiunto anche Federico Perego che è il coach più “piccolo” dell’intera serie A. Una delle ragioni che hanno portato a questa scelta potrebbe essere stata proprio la volontà di un allenatore così giovane che ha spinto la società marchigiana ad investire su ben 3 giocatori nati nel 2000 per costruire la propria squadra; senza ovviamente dimenticare i vari innesti del vivaio pesarese che completano il roster biancorosso.
I tre cestisti che compongono il gruppo dei millennials sono Henri Drell, Paul Eboua e Federico Miaschi, due dei quali occupano lo spot di 3 assicurando quindi in campo sempre la presenza di under 20.

HENRI DRELL
L’estone classe 2000 prima di approdare in Italia muove i suoi primi passi nel basket che conta in Germania al Borse Bamberg dove conosce Federico Perego ed è proprio lui a chiamarlo in Italia quando diventa allenatore di Pesaro.
Drell al Bamberg non trova spazio ed è costretto a giocare solo per brevissimi tratti di partita sia in campionato che nelle coppe Europee, mentre con le giovanili della squadra tedesca viene eletto nel 2018 nel miglior quintetto dell’Eurolega giovanile facendo crescere su di lui l’interesse di vari scout NBA ed è proprio per questa ragione che la società del presidente Sieber non se ne vuole privare e decide di mandarlo in prestito al Baunach dove il giocatore riesce finalmente a mettere in mostra tutte le sue qualità fino a guadagnare la convocazione con la nazionale maggiore dell’Estonia per le partite di qualificazione al mondiale durante le quali gioca persino diversi minuti.
Al suo arrivo in Italia Henri Drell ha subito messo in mostra le sue qualità guadagnandosi la partenza in quintetto e chiudendo le partite con ottime valutazioni spesso condite anche con la doppia cifra di punti segnati come contro Bologna e Brindisi, ma con il passare delle giornate il giocatore estone non è riuscito a mantenere questa costanza anche a causa della sua inesperienza, dovuta alla giovane età, che spesso gli ha fatto commettere errori anche banali a causa dei quali però il suo utilizzo in campo è stato ridotto, toccando il suo minimo contro Trento.
La VL ha scommesso molto su di lui facendogli firmare persino un triennale con NBA escape e il giocatore ha dimostrato di poter restare a questi livelli ma deve riuscire a ritrovare quella costanza e quella serenità delle prime giornate maturando anche in molti altri aspetti del gioco; solo così potrà fare il salto in avanti che tutti si aspettano da lui e raggiungere altri palcoscenici come l’Eurolega o l’NBA.

PAUL EBOUA
Il giocatore italo camerunense ha iniziato la sua carriera nella squadra romana della Stella Azzurra dove, grazie alle sue doti fisiche, è riuscito fin da subito a mettersi in mostra diventando l’oggetto del desiderio di molte squadre italiane nonostante la sua giovane età e la sua inesperienza.
La società capitolina decide di mandarlo in prestito in A2 a Roseto per la stagione 18/19 durante la quale il giocatore cresce e migliora iniziando a saggiare parquet più importanti chiudendo con 5.9 punti e 3.7 rimbalzi a partita. Eboua decide persino di candidarsi al draft dello stesso anno eccetto poi ritirare la sua candidatura per poter migliorare ancora trascorrendo un altro anno in Italia, ma ciò non fa diminuire l’interesse di varie franchigie NBA nei suoi confronti.
La VL Pesaro riesce a strappare questo giocatore alla concorrenza offrendogli un ampio minutaggio grazie al quale mettersi in mostra, ma la stagione per Eboua non inizia nel migliore dei modi infatti, a causa di uno sfortunato incidente, il giocatore si infortuna ed è costretto a passare le prime giornate in panchina, ma terminato il periodo di recupero è riuscito a mostrare le sue vere qualità guadandosi la partenza nel quintetto titolare e riuscendo a mettere a referto una doppia doppia nel match contro Roma entrando così nella lista dei pochissimi italiani ad esserci riusciti in questa stagione.
Paul Eboua grazie alle sue qualità fisiche è riuscito ad attirare su di lui l’interesse di varie franchigie NBA che spesso mandano scout ad osservarlo durante le partite della squadra pesarese e, nonostante abbia ancora molte lacune dovute alla sua giovane età e alla sua scarsa esperienza, il prossimo anno potremmo già vederlo oltre oceano anche se la società biancorossa si augura di poterlo tenere almeno per un altra stagione all’interno della propria squadra di cui è diventato ormai una pedina fondamentale vista anche la sua qualità di poter coprire diversi ruoli in campo.

FEDERICO MIASCHI
Miaschi è, dei tre millennials della VL Pesaro, quello il cui acquisto è passato più in sordina questa estate. Il giocatore scuola Reyer Venezia ha trascorso le ultime stagioni rispettivamente a Padova e a Trapani ed è proprio in A2 con la squadra siciliana che è riuscito a mostrare tutte le sue qualità terminando la stagione, nonostante la giovane età, con 9 punti di media che gli hanno permesso di guadagnarsi la convocazione con la nazionale under 20 per l’europeo.
Miaschi con la maglia della VL Pesaro ha mostrato fin dalle prime uscite di poter tenere il campo e di poter essere un ottimo innesto dalla panca; nelle ultime giornate però, complice anche un andamento negativo dell’intera squadra, non è riuscito a dare appieno il suo contributo e a complicare la sua attuale situazione, e quella dell’intera formazione pesarese, è stato un infortunio alla caviglia avvenuto durante un allenamento che potrebbe tenerlo fermo per diverse gare.
L’intera società e soprattutto Perego si augurano che Miaschi si riprenda a pieno e il prima possibile da questo infortunio per riavere nuovamente in squadra un giocatore il cui apporto dalla panchina potrebbe rivelarsi molto utile.
UN NUOVO PROGETTO
Una squadra costruita seguendo questa linea verde ha sicuramente molti lati positivi legati alla creazione di un progetto solido e stabile a lungo termine, ma altri negativi poiché giocatori così giovani e alla prima esperienza nel massimo campionato italiano potrebbero non riuscire fin da subito ad ambientarsi e quindi faticare ad esprimere al meglio le loro potenzialità.
La VL affinché questo progetto dia i frutti sperati deve riuscire a trattenere questi giocatori anche nelle prossime stagioni perché, se questo non dovesse succedere, la scelta di affidarsi a dei giocatori giovani per un solo anno senza possibilità di farli cresce e migliorare non solo sarebbe inutile, ma potrebbe persino compromettere e danneggiare l’intero piano della società.