Al Paladozza la gara tra una Fortitudo Bologna in crisi netta e una Pallacanestro Brescia terza in classifica e in striscia di sei vittorie in fila. Nel primo quarto Brescia parte forte con Della Valle e Mitrou-Long, protagonisti della gara d’andata e il divario che segna 9 punti (21-30) dopo i primi 10 minuti. Secondo parziale in cui Bologna fa affidamento sulle triple di Benzing e Frazier, ma le tante palle regalate a Brescia vengono sfruttate anche se non a pieno. Così con il gioco da 4 di Aradori prima dell’intervallo portano lo score sul 48-50.
La Fortitudo trova il pareggio ancora con Aradori e da qui la partita vive di sorpassi e contro sorpassi. La tripla di Mitrou-Long allo scadere del terzo quarto, scrive il 70-68 ospite, quindi divario invariato. Un mini-break di Brescia la porta fino al +6 a 3 minuti dalla fine. Nel giro di 30 secondi Frazier commette sfondamento su Mitrou-Long, che esce dal campo per un colpo alla testa e converte un 2+1. Rientrato in campo, Mitrou-Long appoggia il nuovo vantaggio e dopo un tap-in di Totè, mette una bomba da 8 metri per il +6. Sull’infrazione di passi di Benzing, si chiude di fatto la partita, che finisce 93-86 per la squadra di coach Magro, che consolida il terzo posto. La Fortitudo lotta fino alla fine, ma non quanto basta per i 2 punti.
Fortitudo Bologna
J. Durham 5: per questa volta l’atteggiamento non lo salva. Difficile trovare qualcuno che riesca a contenere Della Valle e Mitrou-Long in questo momento, ma oltre che in difesa, male in attacco, dove spreca e perde palloni.
R. Benzing 5,5: aldilà dei passi finali (non è dato sapersi quanto avrebbe cambiato le sorti del match) sembra svogliato e questo non paga, andando oltre i 15 punti fatti.
P. Aradori 6,5: il gioco da 4 allo scadere dell’intervallo riapre la partita e il bresciano prova a tenere la F in piedi più volte, anche se senza successo.
G. Groselle 5: fatica ancora e fa più cyclette in panchina che minuti in campo, ma anche quando gioca non convince.
B. Frazier 6,5: faro dell’attacco bolognese più volte, leader nella rimonta e nel tenersi attaccati alla partita. Fa anche qualche giocata da play, che in teoria dovrebbe essere il suo ruolo.
G. Procida 5: tanta voglia di fare, poco successo nel riuscire, compreso un fallo cercato, che poi diventa tecnico per flopping.
L. Totè 6: pessimo per atteggiamento e reattività nel primo tempo. Molto meglio al rientro dagli spogliatoi, anche se non riesce mai a contenere Cobbins.
Charalampopoulos 5: il più determinato e aggressivo in difesa, anche se l’eccesso di foga lo porta presto in panchina per falli.
J. Feldeine 5,5: sicuro non il giocatore che deve spostare gli equilibri nell’attacco biancoblu, ma era al rientro dopo tempo, per cui da rimandare alla prossima.
Pallacanestro Brescia
K. Gabriel 5,5: in campo, ma molto silenziosamente, a parte nel primo quarto in cui è tra i protagonisti dello strappo iniziale.
N. Mitrou-Long 8,5: come nella partita d’andata e come in tutte e 7 le vittorie consecutive di Brescia, ammazza l’avversario con le sue triple. Anche stoico a tornare in campo e chiudere la partita, dopo il colpo alla testa
J. Petrucelli 6: cinico e furbo quando palla in mano, ma poco altro.
A. Della Valle 8: sbaglia un po’ troppo nella seconda metà, ma cuce tutti gli strappi di Brescia, quando Mitrou-Long chiude il punto.
M. Cobbins 7,5: quello che manca alla Fortitudo, ovvero un centro atletico e presente sotto canestro. Inoltre sta entrando in ritmo e potrebbe essere l’arma in più in questa seconda metà di stagione.
C. Burns 5: un fantasma in mezzo al campo ed è la seconda partita in fila in cui non incide.
T. Laquintana 7: di riffa o di raffa, mette sempre in difficoltà la Fortitudo e questa volta lo fa armando le braccia del duo micidiale bresciano.
D. Moss 6: con un po’ di furbizia ed esperienza, contiene “i novellini” della Fortitudo.
L. Moore sv
S. Parrillo sv
P. Eboua sv