Legabasket: Napoli risorge e batte Trento e gli infortuni, le pagelle

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Legabasket: Napoli

Napoli ottiene i due punti, Buscaglia le risposte che cercava. La GeVi supera la Dolomiti Energia Trentino dopo aver dovuto rinunciare anche a Stewart, oltre che a Johnson, all’ultimo momento. Sugli scudi uno straordinario Lorenzo Uglietti, capace di accomunare la sua solita abnegazione difensiva ad una doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi, prestazione totale per lui.

 

GeVi Napoli

J. Howard, 7: si fa vedere con costanza durante tutta la gara, scrive la parola fine con il siluro da oltre otto metri.

D. Michineau, 5,5: a palla viva non vede per nulla il canestro, si fa apprezzare nel finale per qualche spunto di lucidità che libera in angolo i tiratori.

D. Davis, 7: Buscaglia lo schiera anche nel ruolo di ala piccola e lui risponde presente con tanta sostanza nella difesa sul perimetro, poi ci mette anche punti (7) e rimbalzi (9) a seconda delle necessità del momento.

L. Uglietti, 8,5: parlare del suo apporto difensivo è facile, aggiungerci una doppia doppia in punti e rimbalzi rende la sua una prestazione totale.

J. Williams, 5,5: sente la partita dell’ex e si mimetizza sul parquet, riappare nel momento più difficile per suonare la carica con la bimane.

A. Zerini, 6: è chiamato a sopperire alla giornata storta del compagno di reparto e lo fa con tanto lavoro sporco.

N. Dellosto, 6: le statistiche lo penalizzano in eccesso, si sbatte in difesa e contribuisce a dare energia alla squadra in assenza del titolare Stewart.

S. Zanotti, 7: conferma il suo trend di crescita con una prestazione di quantità (13 punti) e di qualità nei movimenti sul lato debole.

S. Sinagra, NE.

S. Grassi, NE.

M. Bamba, NE.

 

Dolomiti Energia Trentino

T. Forray, 4,5: una delle peggiori prestazioni della stagione per il capitano, impalpabile su ambo i lati del campo.

D. Flaccadori, 6,5: prova più volte a caricarsi la squadra sulle spalle ma non basta.

A. Crawford, 5,5: si è alzato dal letto solo ieri e si vede, fluttua sul parquet senza troppa convinzione, senza alcuna incidenza.

D. Atkins, 6: mette in difficoltà gli avversari con il suo range di tiro ma la sua apparizione è troppo sporadica per una squadra che ha tanto (troppo) bisogno di lui.

A. Grazjulis, 6,5: sul piede perno disegna un paio di canestri d’autore, uno dei più presenti dei suoi.

L. Conti, 6: anche lui a scartamento più che ridotto, il canestro con le mani di Zerini in faccia è un pezzo di talento. Cala visibilmente con il passare dei minuti.

M. Udom, 6: in una serata non da ricordare al tiro, si fa notare comunque e porta il suo granello, paga anche lui i tanti minuti nelle gambe.

M. Ladurner, 5: 4′ in cui si fa fatica a realizzare che ci sia.

T. Lockett, 6,5: tra i più in palla, trova anche due canestri pesanti che potrebbero cambiare la partita, tuttavia la squadra non riesce a prendersi l’inerzia.

R. Morina, NE.

M. Gayè, NE.

 

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e.defalco
Giornalista pubblicista, nato a Napoli ma vissuto per oltre metà della sua vita a Madrid che gli ha attaccato la malattia dell'Estudiantes. Appassionato Knickerbocker, ha giocato a basket anche se le sue leve l'avrebbero sconsigliato. Creatore di Uno Hobbit al Ferro.

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