Legabasket, Napoli risorge nel finale e si salva, Verona ko 82-88, le pagelle

289

Paradiso, inferno e ritorno. La GeVi Napoli ottiene una salvezza che a inizio quarto periodo, sul 68-61 per la Tezenis, aveva assunto i contorni del miraggio. Nel finale vengono fuori Stewart (21), Wimbush (18) e JaCorey Williams (19): i tre USA riprendono la gara per i capelli e rendono vani i 18 punti di Karvel Anderson e la doppia doppia da 15 punti e 13 rimbalzi di Cyril Langevine. Napoli si regala un altro anno di Serie A.

Tezenis Verona

Cappelletti, 5,5: carbura tardi, prova a far valere la sua regia ma si spegne quando le maglie avversarie si stringono.

Anderson, 7: migliore dei suoi, dimostra ancora una volta le sue qualità; cala nel finale dopo aver guidato quasi da solo l’attacco scaligero.

Simon, 5: appare troppo poco, incide troppo poco, alla fine mette a referto 7 punti, ma anche i motivi per cui la Tezenis giocherà in serie A2.

Davis, 6: sente tantissimo la partita contro i suoi ex compagni e parte a razzo, nel secondo tempo la sua voglia si traduce in eccesso di foga ed esce per falli.

Langevine, 7: al contrario dei compagni, sale in cattedra nel corso della partita ed è uno dei pochissimi appoggi offensivi ad Anderson.

Casarin, 5,5: si vede pochino offensivamente ma non è certo la prima opzione, anche lui troppo falloso.

Bortolani, 6: si prende il secondo quarto per dimostrare di cosa sarebbe capace, peccato abbia avuto una stagione così altalenante tra Manresa e Verona.

Udom, 6: 7′ in campo in cui i compagni non lo coinvolgono mai, si fa apprezzare in difesa.

Sanders, 4: ha voluto dimostrare l’errore di Frosini nel firmarlo, fino in fondo.

Pini, 5: entra e trova due liberi, poi dà motivo a Williams di ritrovare convinzione, Ramagli lo richiama in panchina.

Ferrari n.e.

Rosselli n.e.

 

GeVi Napoli

Michineau, 5,5: bene i 7 assist, quando attacca il canestro è troppo contratto.

Howard, 6: compare poco, compare quando serve; poi lascia il palcoscenico a compagni più in serata.

Uglietti, 7,5: se segnasse anche la tripla dall’angolo che la squadra gli costruisce, sarebbe l’MVP; energia, caparbietà, 13 punti e 3 recuperi, chiedergli oltre sarebbe eccessivo.

Wimbush, 7,5: comincia da cecchino, finisce da operaio raccattando due rimbalzi vitali per il successo; Napoli dovrebbe fare carte false per tenerlo.

Williams, 7: patisce Langevine oltremodo, viene fuori nel finale trovando anche percentuali ottime ai liberi.

Young, 6: il suo ruolo è marginale, Pancotto non transige nemmeno quando pare in partita; nei minuti concessigli non sfigura.

Stewart 8: la stoppata con cui cancella Langevine è da highlights, ha finalmente trovato la sua dimensione, segna 21 punti, tanti nel momento decisivo.

Dellosto s.v.

Zerini, 6: non segna ma si sacrifica per limitare Langevine, ci riesce nel momento più critico per i suoi.

Bamba n.e.

Grassi n.e.

Matera n.e.

 

Pubblicità
e.defalco
Giornalista pubblicista, nato a Napoli ma vissuto per oltre metà della sua vita a Madrid che gli ha attaccato la malattia dell'Estudiantes. Appassionato Knickerbocker, ha giocato a basket anche se le sue leve l'avrebbero sconsigliato. Creatore di Uno Hobbit al Ferro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui