Il nostro appuntamento con lo scouting è ormai diventato una consuetudine. Vi stiamo facendo conoscere meglio i volti nuovi della LBA 2020/21, a partire da Justin Tillman, DeWayne Russell e Tyler Kalinoski, passando per Luke Maye, Dusan Ristic e Todd Withers. Ora tocca a James Woodard, uno dei nuovi arrivati in una Pallacanestro Cantù molto intrigante. Una scommessa tutta da scoprire, come d’altronde gran parte degli americani del reparto stranieri canturino. Tuttavia Woodard, guardia classe 1994, dà l’impressione di poter pagare ampi dividendi alla dirigenza che ha puntato su di lui, qualora si inserisse a dovere. Non a caso, la società lombarda ha dovuto superare un’agguerrita concorrenza, tra cui quella della Fortitudo Bologna, per accaparrarselo, vista la sua ultima convincente stagione Bayreuth. Il percorso che ha portato l’esterno a mettersi in mostra in Germania è stato relativamente lungo per gli standard europei. Ha iniziato a livello collegiale con l’Università privata di Tulsa, città resa celebre in tempi recenti da fatti estranei alla pallacanestro. Nella corso della sua completa esperienza universitaria, ha compiuto miglioramenti sostanziali, in particolar modo sotto il profilo del tiro da tre punti, del quale adesso si può definire uno specialista, ma che lo vedeva tirare con il 27,7% nel suo anno da freshman. Nel 2016 ha scelto di approdare in Europa, cambiando quattro squadre in quattro anni (fate 5 considerando Cantù) e continuando con il suo percorso di crescita. Rouen in Francia da rookie, Nevezis in Lituania, la vittoria del titolo macedone da protagonista con Skopje l’anno scorso e la positiva parentesi con il Medi Bayreuth questa stagione. In BBL e in FIBA Europe Cup ha trovato la sua dimensione, trovando spazio e fiducia, che hanno portato ad alte medie e minutaggio elevato.
IL CONTESTO
Il backcourt canturino si preannuncia come un mix ben assortito. A coadiuvare la certezza Jaime Smith, ci sarà un altro giocatore tutto da scoprire come Jazz Johnson, che verosimilmente uscirà dalla panchina insieme al gioiellino di casa, Gabriele Procida. A ricoprire lo spot di 2 titolare, ci dovrebbe essere, appunto, James Woodard. Lo stesso Smith ha dimostrato nel corso della sua carriera di poter convivere con compagni di reparto dalle più svariate caratteristiche. Coach Pancotto chiederà all’ex Golden Hurricane di svolgere un compito e delle mansioni pressoché simili a quello affidate, con scarso successo, a Corban Collins all’inizio dell’annata 2019/20.
ATTACCO
L’arma principale della fase offensiva di Woodard è, senza dubbio, la sua abilità al tiro. I tentativi in catch and shoot hanno rappresentato un quarto delle sue soluzioni in attacco durante questa sua stagione tedesca. Le sue percentuali al tiro da tre punti sono solidissime: 40,3% su 4,7 tentativi a partita nell’ultima annata, mentre aveva fatto ancora meglio l’anno scorso a Skopje con il 43,4% su 5,1 tiri presi per gara. In generale, in carriera ha sempre tirato con successo da 3 punti, prendendo storicamente un numero consistente di conclusioni ogni match. Può segnare in uscita dai blocchi (una soluzione adottata nel 6,6% dei suoi tiri totali), sugli scarichi o nei pick&roll da handler o da terzo uomo coinvolto. La sua meccanica di tiro è ottima, come la sua rapidità di esecuzione, l’unica pecca potrebbe essere una parabola un po’ troppo flat, che, finché è efficace, non crea alcun problema.
Nel 19,3% dei possessi, in questa stagione, in cui ha concluso con un tiro, è stato protagonista di un pick&roll nel ruolo di handler, realizzando 2,1 punti in 1,8 possessi di media con questa soluzione. Sfruttando questa opzione, tendenzialmente è solito concludere con un jumper, ma i suoi 191 centimetri gli permettono anche di chiudere al ferro.
La sua corporatura e agilità, combinate alle sue discrete doti di ball handling, gli permettono di essere pericoloso in transizione. Una delle circostanze tra le più prolifiche per lui, in termini di punti segnati rapportati ai possessi giocati in questo modo. 1,36 punti per possesso nel 14,2% dei casi in cui sceglie di finire rapidamente, molto spesso in layup. Questa situazione di gioco è una di quelle in cui il ragazzo dell’Oklahoma si trova più a suo agio nell’imbeccare i propri compagni.
Difatti, il suo QI cestistico risulta un pò sotto la media, così come la sua prontezza nel decision making, che non gli hanno mai permesso di essere un passatore di livello. Sotto questo aspetto, in Germania ha fatto qualche aggiustamento, tuttavia sono ancora troppe le palle perse dovute alla troppa foga dal palleggio o dalle scelte di passaggio affrettate.
La sua shooting chart di quest’anno evidenzia quanto specificato in precedenza. Una predilezione per i tiri dalla distanza, preferibilmente piazzati, o una valida alternativa nel chiudere nei pressi del ferro. A Bayreuth nella restricted area ha tirato con il 66% su 97 conclusioni, mentre la mappa termica evidenzia un favoritismo per il lato sinistro del campo, da buon mancino quale Woodard è. Non è una casualità se James è stato praticamente una macchina dall’angolo sinistro questa stagione (15-21), e se quando si è preso uno sporadico, ma presente, tiro dalla media si è sbilanciato verso quella metà di campo.
DIFESA
L’impressione avuta in merito all’impatto difensivo di Woodard è quella di un difensore nella media, tuttavia le valutazioni su questa metà campo vanno sempre prese con le pinze. Ha la forza per assorbire i contatti, un’attitudine che gli consente di avvicinarsi al ferro in attacco e di non subire avversari più fisici in difesa. In linea di massima, può accoppiarsi con tutti i pari-ruolo, cambiando e passando sui blocchi grazie alla sua mobilità laterale e rapidità di piedi.
Alla lunga, però, la sua altezza e le sue leve dietro potrebbero diventare un problema, soprattutto a livelli offensivi avversari più alti. In particolar modo, il neo-canturino può andare in crisi in alcuni mismatch e in certi uno contro uno. Resta anche il problema delle scelte non sempre ottimali, legate al discorso del QI.
CONCLUSIONI
In sostanza, la Pallacanestro Cantù si è assicurato un giocatore in rampa di lancio, che con la fiducia necessaria e la giusta integrazione potrebbe rendere al meglio. Di certo, se il 26enne mantenesse le stesse percentuali e lo stesso volume di tiro degli utlimi anni, sarebbe già un acquisto di successo. Per il resto, alcune lacune ci sono, altrimenti un giocatore con quelle medie dall’arco giocherebbe su palcoscenici molto più alti. Staremo a vedere l’impatto difensivo che avrà e, qualora James Woodard dovesse continuare il suo processo di evoluzione, Cantù avrebbe sicuramente messo a segno un bel colpo.
VOTI
Atletismo: 7
Difesa: 7
Forza: 8
Velocità: 8
Tiro: 9
Ball Handling: 8
Assist: 6