Legabasket: Ross da tripla doppia, Varese batte Scafati e si salva, le pagelle

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VARESEMasnago è pieno come un uovo con il 12° sold-out consecutivo (4.800 spettatori) e uno striscione della curva altamente significativo: “nessuna penalizzazione potrà mai cancellare l’orgoglio di questa stagione”. Tutta Varese (istituzioni comprese) è al “Lino Oldrini” per la partita della vita. La Openjobmetis, grazie alla contemporanea sconfitta di Reggio Emila a Sassari, strappa una salvezza clamorosa nonostante la penalizzazione di -11 in classifica e nonostante l’infortunio che toglie Johnson e che costringe un Reyes epico a giocare su una gamba sola. La Openjobmetis costruisce il suo successo dalla linea dei 3 punti: Varese chiude con 48% da oltre l’arco, mantenendo percentuali sempre altissime (70% al 10’, 56% all’intervallo, 48% al 30’). Una vittoria che vale la salvezza, ma velata da una grande tristezza, perché questa squadra valeva alla grande i playoff.

Openjobmetis Varese

 

Ross 10: il play ex Pepperdine gioca una partita modello gazolina che gli vale l’ovazione al grido « MVP MVP » e « Colbey is on fire » dei 5.000 di Masnago. Le sue cifre sono una tripla doppia che vale la stanging ovation (33 punti, 10 rimbalzi e 13 assist).

Brown 10: la guardia ex Brooklyn Nets è il capobranco di Varese, quello che non tradisce mai, soprattutto nelle difficoltà. Stampa 24 punti (12 nei primi 8’), 5 rimbalzi e 7 assist, ma soprattutto tantissime piccole e grandi cose sui due lati del campo che rappresentano la spina dorsale di questa Openjobmetis.

Woldetensae 7: a differenza dei suoi compagni di squadra non ha grande feeling con il canestro (2/7 da 3), ma mette corpo e cuore nella battaglia difensiva.

Ferrero 8: forse sarà l’ultima recita del capitano nella sua Masnago. Matt Brase lo spedisce in quintetto visto l’infortunio muscolare che in settimana costringe Jaron Johnson alla panchina e lui non tradisce. Bombetta d’ordinanza che fa esplodere Masnago, sempre la cosa giusta al momento giusto, ghiaccio nelle vene e corpo in difesa nel clamoroso mismatch contro Pinkins.

Owens 7: il suo 5° fallo per tecnico per esultanza al 32’ rischia di rovinare tutto, ma il pivot salterino para tutto e in attacco affonda quando il suo alzatore preferito gliela alza al ferro.

De Nicolao 6: oramai al limite delle rotazioni, gioca solo 2’, ma da tutto quello che ha alla squadra.

Librizzi 7: una tripla clamorosa dall’angolo rischia seriamente di mettere a repentaglio la sicurezza statica del “Lino Oldrini”. Poi ci prova contro Logan, che potrebbe essere suo padre, non sempre ci riesce, ma dà tutto e anche di più.

Johnson n.e.

Virginio s.v.

Reyes 9: una partita clamorosa, gioca 21’ alla Enrico Toti, su una gamba sola, “rubando” un paio di canestri e catturando 6 rimbalzi. Non doveva giocare più (ipse dixit nel post Venezia), fatica a correre, ma Matt Brase gli chiede un sacrificio visto l’infortunio di Johnson e Justin risponde presente. Una dedizione alla causa clamorosa per uno straniero.

Caruso 8: partita di grandissimo spessore e solidità del giovane pivot napoletano, modello “Nazionale”. Con il suo collega Owens spedito in panchina al 32’, il finale è tutto suo. Per lui “solo” 12 punti, 5 rimbalzi e 1 stoppata, ma al di là delle cifre si fa trova pronto in attacco sugli scarichi e in difesa mette corpo e cuore contro il pari ruolo Thompson.

Givova Scafati

Stone 7: inizia fortissimo speculando nel mismatch fisico contro Ross, poi sparisce un po’ dal match, ma si sente eccome negli assist (ben 8) ai compagni.

Hannah 4: una comparsata sul parquet dove fa rimpiangere Rossato nella difesa a tutto campo su Ross e in attacco chiude con una virgola che grida vendetta.

Okoye 6: due triple dall’angolo per l’ex di turno nel terzo periodo provano a riaccendere la Givova, ma la sua prova è tutta qui.

Pinkins 7: senza Johnson, con Reyes su una gamba sola e con un Ferrero undersized ha prateria per i mismatch e li sfrutta fatturando 14 punti e 7 rimbalzi.

Thompson 7: sotto i tabelloni fa a sportellate: gli riesce contro Owens, un po’ meno contro Caruso, ma dà grande prova di solidità (15 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate). Si perde un po’ nel finale come tutti i suoi compagni.

Imbrò 5: 8’ di poco, tranne un rimbalzo offensivo che fa sanguinare la difesa di Varese.

Logan 8: esce tra la standing ovation di Masnago, tributo insolito per un avversario forse alla sua penultima prova in carriera. Ma sono applausi meritatissimi. Se la Givova rimane in partita è per i 24 punti in 26’ di questo giovanotto di 40 anni, un campione.

Rossato 7.5: è il cuore di Scafati, s’incolla all’MVP Colbey Ross e lo manda fuori giri pressandolo tutto campo e tagliando i rifornimenti al resto della squadra, recupera 4 palloni e firma 9 punti. Se Logan è Batman, Rossato è il suo Robin.

Mian 5: due stagioni fa mortifero a Masnago con la maglia di Cremona, in questa versione si limita a dare un po’ di fiato ai compagni senza incidere.

De Laurentiis 6: mostra i muscoli nelle due aree e dà fiato a Thompson.

Morvillo n.e.

Tchintcharauli n.e.