Al Paladozza in scena una rivalità che ha fatto la storia recente delle due squadre. Chiaccherato e atteso ritorno di Banks contro la sua ultima squadra, lui che non ha però giocato davanti a pubblico e dentro ill Madison di Bologna. Tra gli altri incroci quello di Martino contro Trieste, la cui trasferta, insieme al derby fu decisivo per la mancata conferma in panchina nel 2019. Infine la sfida tra Millennials con Procida (’02) da una parte e De Angeli (’00) dall’altra.
Alla Fortitudo gira tutto bene in fase iniziale e, grazie ad Aradori e Groselle, chiude il quarto sul 30-21. Festival di schiacciate nella seconda frazione, tra Procida e Borra e grazie a difesa sotto canestro e palle rubate, la Fortitudo chiude davanti 53-32 all’intervallo. Si abbassano i ritmi, si alzano le difese e scendono le percentuali nel terzo quarto (67-49). Scappa la Fortitudo e la partita nell’ultimo quarto, con una vittoria che ridà ossigeno a Bologna. Punteggio finale di 96-60.
Fortitudo Bologna
J. Durham 6: poco male lo 0/6 al tiro con 5 rimbalzi e altrettanti assist, in una vittoria del genere.
J. Gudmundsson 6,5: anche se al tiro è nullo, crea spesso noie a Banks e Davis in difesa. Altro rendimento rispetto le ultime. Tira su le stats nel finale.
R. Benzing 6: rientrante dal covid e non fa la differenza, ma il suo ce lo mette sempre
P. Aradori 7,5: con Groselle è fondamentale nello scavare il solco del primo tempo, da cui parte il controllo per la vittoria.
G. Groselle 8: il discorso è simile a quello di cui sopra, con l’aggiunta che mette in difficoltà Delia e Konate sotto canestro in ambo i lati del campo.
J. Feldeine 6: poca produzione offensiva, ma 5 assist, 4 rimbalzi e tanta presenza e ritmo in campo.
G. Procida 8,5: “Ho visto l’Uomo Volante” cantava Masini. Stasera è incontenibile e ci mette anche triple e 7 rimbalzi. MVP a mani basse.
J. Borra 7,5: imperiante nel pitturato. Meritata la ripetuta standing ovation quando rientra in panchina.
V. Charalampopoulos 6: parte bene poi si spegne, un po’ sprecone con il tiro in mano, ma fa tante scelte selezionate e
Allianz Pallacanestro Trieste
A. Grazulis 5: quasi irriconoscibile. Lontano parente di quello che aveva dominato all’Unipol Arena contro l’allora Fortitudo di Dalmonte.
S. Konate 4: poteva essere un fattore se la Fortitudo è nota non reggere i lunghi, invece è lui a subire sia Groselle che Borra.
D. Cavaliero sv
C. Davis 5: esordio tutt’altro positivo e guardando stasera, difficile capire il plus che può dare il suo arrivo. Rimandato alla prossima.
M. Delia 7: difficile capire il suo panchinamento prolungat in favore di Konate, se non per il differenziale di atletismo. Nettamente il migliore dei suoi.
J. Fernandez 6,5: insieme a Delia e Banks, unico a provarci e dare fastidio alla Fortitudo, anche se nell’1/18 da 3, il suo 0/6 incise.
A.Banks 6,5: sente la partita, ma in più occasioni è glaciale, mentre in altre occasioni forza, in un attacco dove è spesso l’unica punta.
F. Mian 4: un fantasma per il campo.
L. De Angeli 6: personalità e fiducia da parte di coach Ciani che gli concede 22 minuti.
A. Lever 5: anche lui ininfluente sul risultato della gara, in 12 minuti.