Al Palabarbuto di Napoli va in scena la “sfida tra terze” che vede opporsi Trento e Napoli in una partita che l’Aquila prima domina, poi controlla e chiude in tranquillità, vincendo la sesta gara nelle ultime sette. La striscia di cinque vittorie consecutive per Napoli si ferma invece qui.
Trento gioca un primo quarto di grandissimo livello: asfissiante in difesa, dove Saunders e compagni sono su tutte le linee di passaggio, e quasi perfetto in attacco. Dall’altro lato l’unico a mantenere viva anche sul -10 Napoli è Pargo, con le sue giocate di puro talento. Nella seconda frazione di gioco le percentuali della Dolomiti si abbassano, ma la vittoria nella lotta a rimbalzo e la sempre ottima difesa mantengono il vantaggio sul +11 al rientro negli spogliatoi. Gli uomini di Sacripanti nel terzo quarto danno segnali di vita e rosicchiano qualche punto, arrivando fino al -7, ma non riuscendo a completare la rimonta negli ultimi dieci minuti. La Gevi non molla mai fino all’ultimo minuto, ma le pessime percentuali nel tiro da tre punti penalizzano troppo la squadra campana. Dall’altro lato Trento dimostra di possedere sangue freddo, riuscendo a mantenere il vantaggio per tutti i 40 minuti nonostante i continui tentativi di Napoli di rientrare in gara. Risultato finale 72-81.
Gevi Napoli
Zerini 4,5: non riesce ad incidere dalla gara in uscita dalla panchina come fa di solito, anche solo a livello di energia messa in campo.
McDuffie 4: serata no al tiro per tutta Napoli ma per lui più di tutti, che di questa squadra dovrebbe esserne uno degli specialisti. Un po’ troppo confusionario nella gestione della palla, dovrebbe rivedere anche alcune sue scelte di tiro.
Pargo 6: segna 15 punti nei primi 15 minuti, ed è lui a tenere in linea di galleggiamento Napoli. Nel resto della gara il suo apporto è però insufficiente, se avesse segnato ancora qualche canestro staremmo forse parlando di un’altra partita.
Matera ne
Coralic ne
Velicka 6: al contrario di quanto detto per Pargo, nei primi 20 minuti di gioco il play lituano è assente ma si risveglia nel terzo quarto, provando a guidare la rimonta di Napoli con la sua velocità.
Cannavina ne
Parks 5,5: i 14 punti segnati non dicono abbastanza della sua gara, in cui spesso fa troppa confusione ed è impreciso, chiudendo con 5 palle perse. Anche per lui serata no dalla lunga distanza ma un buon 5/7 da due punti.
Marini 5: 12 minuti sul parquet abbastanza impalpabili, se non per una buona azione difensiva su forray.
Uglietti 6: merita la sufficienza per la grande prova difensiva messa in mostra su Flaccadori e compagni, negli uno contro uno specialmente.
Lombardi 5,5: provvede a portare la solita buona dose di intensità, dimostrata dai 5 tentativi in lunetta e dal 2/4 dal campo.
Lynch 5: in difesa alcune volte è un fattore (5 stoppate per lui) ma altre volte non riesce a stare dietro alla velocità di Williams, mentre in attacco produce solo 6 punti.
Dolomiti Energia Trentino
Bradford 7: si risveglia nell’ultimo quarto e segna tutti i suoi 10 punti della gara, guidando i suoi in attacco e mantenendoli ben distanti dalla Gevi.
Williams 8: riesce a sfruttare al meglio il proprio atletismo e la propria velocità contro Lynch, portandolo anche fuori dal pitturato grazie alla pericolosità del suo tiro dalla media.
Reynolds 7,5: parte fortissimo ma si spegne un po’ con il passare della gara. Chiude con 17 punti e un 6/9 molto efficiente dal campo.
Conti sv
Forray 6,5: gara in cui dimostra tutta la sua esperienza, dando un buon contributo in attacco ma soprattutto in difesa.
Flaccadori 6: va un po’ a corrente alternata, facendo vedere lampi del giocatore che è soltanto nel terzo quarto. Molto buono il lavoro nella metà campo difensiva, chiude infatti con 4 rubate.
Saunders 8,5: non il top scorer di serata, ma quello che più incide sull’ottima difesa che porta la Dolomiti alla vittoria. In single coverage riesce a fermare praticamente tutti, e in attacco risponde presente quando chiamato in causa.
Mezzanotte ne
Ladurner 6,5: anche per lui una buona serata in difesa, dove contesta in maniera ottimale diversi tiri. Chiude la partita con soli 11 minuti, ma buoni.
Caroline 7: si mette in mostra meno del solito, ma anche da dietro le quinte dà il proprio contributo ogni volta che richiesto. Peccato per il 3/8 dalla linea della carità.