La scorsa stagione di Cremona si era conclusa ottenendo, all’ultima giornata, l’accesso ai playoff e questa stagione doveva rappresentare per la società la riconferma di un progetto vincente che vede nel suo coach, Meo Sacchetti, la colonna portante. Le cose sono andate ben oltre ogni aspettativa e la squadra oggi è la terza potenza del campionato e può vantare la vittoria della coppa Italia grazie alla creazione di un gruppo molto amalgamato.
UNA CHIMICA PERFETTA
La società, nonostante i playoff raggiunti, decide in estate di rivoluzionare completamente il gruppo degli stranieri in squadra non riconfermandone nessuno ma rifirmando, al contrario, tutti gli italiani e soprattutto concedendo nuova e maggior fiducia a coach Sacchetti formando quindi una solida base su cui ricostruire una squadra vincente.
Contro ogni aspettativa la maggior parte dei nuovi giocatori che completano il roster della Vanoli hanno poche o persino nessuna esperienza, basta pensare che Mathiang, centro titolare, proviene dalla G-League, Saunders e Crawford vengono rispettivamente dai campionati finlandese e israeliano e Aldridge è persino un rookie al suo esordio tra i professionisti.
L’unica eccezione tra questi giocatori con poca esperienza è Demps che ha alle spalle due buone stagioni nel campionato belga, ma è proprio lui l’unico giocatore che non riesce ad entrare negli schemi di coach Sacchetti e già a febbraio viene messo fuori squadra.
Il compito per cercare di unire la squadra viene svolto egregiamente, oltre che dal coach, dal capitano e veterano Diener che guida tutti i nuovi giocatori soprattutto nelle prime partite. Questa si dimostra la ricetta per formare un’amalgama perfetta tra i giocatori che consente, tutt’ora, a Cremona di occupare le posizioni alte della classica.
Sacchetti, ad inizio campionato, ha affermato che questo gruppo ha meno talento del precedente ma più voglia di allenarsi e crescere assieme e le sue parole si concretizzano nelle eccellenti prestazioni di Ricci e Ruzzier che hanno notevolmente aumentato il loro rendimento rispetto alla scorsa stagione.
A stagione in corso si è unito alla truppa di coach Sacchetti Stojanovic che, con la volontà di redimersi dopo la brutta esperienza a Torino, si è messo a disposizione della squadra rafforzando un gruppo già completo e vincente facendogli fare il definito salto di qualità.
Nonostante, quindi, la loro poca esperienza gli stranieri si trovano fin da subito nell’ambiente ideale per la loro crescita e fin dalle loro prime partite riescono ad esprimere al meglio il loro potenziale e questo si nota nei risultati ottenuti dalla squadra nel corso della stagione.
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Pubblicato da Vanoli Basket Cremona su Giovedì 28 marzo 2019
UNA STAGIONE OLTRE OGNI ASPETTATIVA
La Vanoli si rivela già dalle prime battute di questa stagione una squadra molto più matura di quella della scorsa edizione ottenendo cinque vittorie su sei partite e dimostrando di non aver bisogno di “rodare” nonostante la poca esperienza degli stranieri.
La squadra di Sacchetti dopo un inizio entusiasmante prosegue il campionato in maniera altalenante per via di un evidente calo fisico alternando grandi prestazioni come a Pesaro (122 punti segnati) ad inaspettate sconfitte come a Cantù, ma dimostrando di potersela giocare sempre contro tutti basti pensare alla sconfitta di misura contro la corazzata Milano.
Cremona mette in mostra però tutto il suo vero potenziale e la coesione del suo gruppo in Coppa Italia, la squadra infatti dimostra già dalla prima vittoria della competizione, contro Varese, che non è lì soltanto per fare la comparsa ma che portare a casa la coppa è un obbiettivo concreto della società e le sconfitte ai quarti delle favorite Milano e Venezia facilitano il percorso dei lombardi.
I ragazzi di Sacchetti vincono la semifinale contro Bologna e si trovano ad affrontare, in finale, un’altra outsider Brindisi ma ciò non ferma la Vanoli che si impone 83-74 vincendo la prima coppa Italia e il primo trofeo della sua storia.
Al rientro in campionato la squadra lombarda non sembra affatto stanca e non pare aver accusato le tre sfide di coppa, anzi i suoi giocatori sembrano come ricaricati di una nuova energia e nelle successive otto partite ottengono la bellezza di sei vittorie consolidando il terzo posto in classifica e dimostrandosi sempre di più una delle potenze del nostro campionato.
La squadra di Aldo Vanoli ha dimostrato come con un attento e oculato uso delle finanze si possa creare una squadra competitiva, basti pensare al fatto che solo due anni fa Cremona aveva rischiato di retrocedere arrivando ultima in campionato ( retrocessione evitata per il fallimento di Caserta) e oggi lotta per le prime posizioni in classica e il prossimo anno potremmo, magari, vederla in campo anche in competizioni europee.