La Virtus Roma nonostante l’etichetta di neopromossa apre questo campionato con 3 vittorie nelle prime 5 gare dimostrandosi pronta per la massima serie e chiude il girone di andata con 14 punti, ma nel mese di dicembre, anche a causa del basso rendimento di quei giocatori che erano stati i leader, la squadra capitolina non riesce più ad ingranare e inanella 9 sconfitte consecutive che la riportano nella parte bassa della classifica senza però mai toccare la zona rossa grazie agli scontri diretti favorevoli.
Quest’ultima parte di campionato che ne ha nuovamente messo a rischio la permanenza in A1 mandando in fumo l’ottima partenza costa alla squadra di Bucchi un complessivo 5,5.
In attesa di capire come proseguirà la stagione ecco le nostre pagelle dei giocatori di Roma:
Jaylen BARFORD s.v.: viene acquistato a febbraio per dare nuova energia alla squadra ma gioca una sola partita prima dell’interruzione del campionato.
Kevin CUSENZA s.v.: non trova spazio nelle rotazioni di coach Bucchi.
Micheal MOORE 4: era stato acquistato per essere l’ala piccola titolare, ma fin dalle prime uscite si dimostra inadeguato ed esce rapidamente dalle rotazioni fino ad essere ceduto a Latina in A2 a gennaio.
Amar ALIBEGOVIC 7: la vera sorpresa della Virtus Roma finora. Si dimostra pronto per la massima serie e dopo poche gare riesce a ritagliarsi un posto in quintetto fino a diventare una pedina fondamentale del gioco di Bucchi. Mette in mostra le sue qualità con ottimi numeri sia al tiro che a rimbalzo.

Corey WEBSTER s.v.: doveva essere l’acquisto che da febbraio avrebbe dato la scossa definita alla squadra per raggiungere la salvezza, ma gioca una sola partita prima dello stop al campionato.
Roberto RULLO 5: la sua stagione è rallentata dai continui infortuni che lo obbligano spesso alla panchina e anche quando è in campo non riesce quasi mai a incidere.
Jerome DYSON 5,5: la sua stagione è lo specchio di quella dell’intera Virtus. Nella prima parte di campionato si dimostra il leader e trascinatore per cui era stato acquistato mentre nella seconda cala progressivamente anche per via di problemi fisici e, in campo, appare come svogliato diventando quasi un peso per i romani che a febbraio lo cedono alla Fortitudo.
Tommaso BALDASSO 6: riesce a ritagliarsi spazio in campo anche per via della stagione altalenante di Dyson, ma quando è sul parquet non sfigura e si dimostra un buon giocatore in uscita dalla panchina per la Virtus.
James WHITE 5,5: gioca solo sei partite prima che il campionato si fermi nelle quali dimostra di avere ancora delle qualità anche se non è più il giocatore completo di un tempo.
Giovanni PINI 5,5: si dimostra un valido rincalzo dalla panchina soprattutto nella metà campo difensiva mentre in attacco non sempre riesce a farsi notare arrivando allo stop del campionato con meno di 5 punti di media.
Liam FARLEY s.v.: non entra nelle rotazioni di Bucchi ed è sempre relegato alla panchina.
Giovanni SPINOSA s.v.: non trova spazio nelle rotazione di coach Bucchi.

Davon JEFFERSON 5,5: assieme a Dyson doveva essere l’altro perno della squadra ma non in tutte le situazioni si è dimostrato tale. Nonostante le sue indiscusse qualità, che ha spesso mostrato, non sempre scendeva sul parquet con l’intensità che lo avrebbe reso uno dei migliori centri del campionato e, soprattutto in difesa, sembrava spesso svogliato.
William BUFORD 6: si dimostra un tiratore affidabile in cui spesso si rifugiano i play della squadra capitolina. Arriva a questo stop con oltre 12 punti di media e 2 assist che denotano anche una buona visione di gioco.
Tomas KYZLINK 6,5: è probabilmente uno dei giocatori più completi della Virtus Roma. In campo si fa trovare pronto sia nella metà campo offensiva con le sue penetrazioni sia in quella difensiva dove la squadra romana ha mostrato più volte dei punti di debolezza.
Piero BUCCHI 5,5: il coach che trascinato la Virtus Roma alla promozione viene riconfermato sulla panchina per il secondo anno consecutivo; come l’intera squadra parte forte dimostrando di avere in mano le redini della situazione e riuscendo ad ottenere risultati anche inaspettati per una squadra che allo start non sembrava affatto pronta per la massima serie, ma quando la barca inizia ad affondare lui cala con essa e, a causa delle 9 sconfitte di fila, nelle ultime uscite la sua panchina ha iniziato a traballare mettendo in luce quelli che sono i problemi di tutta la squadra.