Legabasket: Lobito Fernandez e Jeremy Pargo, addii diversi

Un fulmine a ciel sereno e una decisione nell’aria. Un addio arrivato per una scelta del giocatore e uno maturato in sede societaria. L’ultima settimana di LBA è stata movimentata, oltre al caso Gentile e al possibile scambio sull’asse Brindisi-Varese con Riccardo Visconti, dalla rescissione dei contratti di due dei playmaker protagonisti del nostro campionato. Due partenze dal sapore e dal retrogusto completamente diverso, che ci insegnano quante siano le possibili ramificazioni dell’esperienza umana. Fernandez e Pargo: due storie, due strascichi.

Con un annuncio sui social, Juan Manuel Fernandez ha comunicato, nella giornata di mercoledì, di voler tornare in patria. La scelta del rientro in Argentina, stando alle parole del Lobito, sarebbe legata a motivi personali. Dalle dichiarazioni di coach Franco Ciani, la comunicazione alla società era avvenuta qualche giorno prima, trovando piena disponibilità nell’accordare il rilascio sia da parte della dirigenza che da parte dello staff tecnico. Inevitabili, iniziano a giungere le voci su possibili sostituti e rimpiazzi. Freddi, cominciano a palesarsi gli interrogativi su come Trieste riuscirà a colmare la lacuna nelle rotazioni senza lo storico capitano. Quello che preme sottolineare, però, è l’aspetto umano della vicenda. Non è minimamente nostra intenzione interrogarci su quali siano le reali motivazioni che hanno suggerito a Fernandez di riavvicinarsi alla famiglia a Rio Tercero.

Se il Lupetto, così legato alla città friulana da “averci lasciato il cuore”, ha preferito così, c’è ragione di credere che i motivi personali siano tanto profondi da non poter essere messi in discussione. Non era più il Fernandez di Brescia o il Lobito, sempre col dente avvelenato da avversario, che imperversava sul perimetro nei primi anni a Trieste. Le primavere, volenti o nolenti, avanzano per tutti. Ma l’intelligenza, la garra degli odiati cugini uruguayani e la passione con cui Fernandez condiva ogni sua prestazione erano encomiabili. Davvero un peccato dover utilizzare l’imperfetto nel riferirsi al Lobito, anima e cuore dell’Allianz Trieste. Giusto che non trapeli nient’altro, per preservare la tranquillità e la serenità di cui il Lobito ha probabilmente bisogno. I messaggi di sostegno e affetto hanno costellato le sezioni commenti di Instagram e dei vari annunci social. Non possiamo che unirci al coro unanime: buena suerte, Lobito!

Ben altra atmosfera caratterizza invece l’altra discussa rescissione contrattuale di questa settimana. Non esente dal lasciare una velenosa coda polemica, il comunicato col quale la GeVi Napoli annuncia di aver rilasciato Jeremy Pargo non lascia spazio a repliche. Che il contratto dell’americano, giunto in Campania dopo l’infortunio di Elegar, prevedesse una clausola di uscita entro la fine di gennaio era cosa risaputa. Le prime impressioni lasciate in campo, però, avevano fatto ben sperare. Coach Sacripanti aveva aggiunto al roster un realizzatore esperto ma che, nel nostro campionato, avrebbe potuto potenzialmente fare ancora la differenza. Giusto: potenzialmente. La Repubblica parla di “atteggiamento indolente” e “scarso feeling con la squadra“. La forma fisica con la quale Pargo si era presentato alla stampa dopo l’esperienza in Israele non prometteva nulla di buono, ma le prime uscite in maglia azzurra avevano fatto ricredere anche i più scettici. In concomitanza con l’infortunio occorso a Jason Rich nel primo possesso del recupero con Venezia, però, le performance di Pargo sono calate a picco, riportando a galla il carattere ondivago di un giocatore tanto imprevedibile quanto lunatico. Il nome individuato per diventare, a questo punto, il sostituto del sostituto è quello di Luca Vitali, sotto contratto inizialmente sino al giugno 2022 con la Germani Brescia ma uscito d’accordo con la Leonessa. Staremo a vedere: le vie del mercato, come insegna il nostro Orazio Cauchi, sono infinite.

Massimiliano Bogni
Massimiliano Bogni
Hoosier. Bergamasco. Atalantino. Iscritto a Lettere Moderne in UniMi. A seconda del contesto, non necessariamente in quest'ordine. Sempre in attesa di recuperare da terra ogni briciolo di sport.