Negli ultimi due giorni, una notizia clamorosa ha tenuto banco in tutte le discussioni riguardanti il basket italiano: la probabile separazione tra David Logan e la Givova Scafati. Come abbiamo spiegato ieri, infatti, l’americano ha sorprendentemente lasciato la squadra partendo per l’America e la rottura tra lui e il club sembra ormai totale. I campani hanno comunicato l’intenzione di prendere provvedimenti legali contro Logan, e Logan con ogni probabilità subirà le conseguenze per non aver rispettato gli obblighi del suo contratto. Per chiarire meglio la situazione è intervenuto Nello Longobardi, patron di Scafati.
In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, Longobardi ha commentato l’inatteso viaggio di Logan negli Stati Uniti. Non sono chiari i motivi di questa decisione, ma rumors nella giornata di ieri parlavano addirittura di stipendio non corrisposto al giocatore da parte della società. Longobardi ha fortemente smentito questa ipotesi.
I più maliziosi hanno pensato a stipendi non corrisposti: il 20 gennaio ha ricevuto la mensilità prevista, come gli altri.
L’avvenimento è andato inevitabilmente a macchiare quello che, fino a ieri, sembrava un rapporto ottimo tra Logan e Scafati. L’americano aveva guidato la Givova alla salvezza nella scorsa stagione ed ha sempre rappresentato un pilastro del progetto tecnico. A confermare il buon rapporto è stato lo stesso Longobardi:
Con David ho un rapporto splendido, ogni martedì è da me in azienda per prendere un tè. Lo aspettavo anche questa settimana.
A lasciare particolarmente delusa la società non è stata la decisione di Logan, ma soprattutto le modalità con cui questa è arrivata. L’ex Sassari, infatti, ha avvisato con un messaggio Whatsapp i soli GM e direttore sportivo poco prima della partenza.
Sono sorpreso, amareggiato. Pur essendo introverso, David mi ha volentieri confidato questioni personali. Anche questa volta lo avrei ascoltato e sicuramente avrei parlato con lo staff per consentirgli di tornare negli Stati Uniti così da risolvere qualsiasi situazione.
Tutto fa quindi pensare, molto probabilmente, a motivazioni di natura personale che hanno spinto Logan a lasciare l’Italia. Nonostante questo, rimane l’errore del giocatore nel non avere avvisato la società che, secondo Longobardi, sarebbe stata più che disponibile a trovare una soluzione.