Lorenzo Brown al Panathinaikos? Lorenzo Brown al Panathinaikos. Almeno stando al profilo Instagram di Dimitris Giannakopoulos.
Il presidente del Pana è il miglior social media manager d’Europa – nel caso specifico, di se stesso? Possibile. Purtroppo o per fortuna, è anche il proprietario del Panathinaikos. Quando l’utilizzo delle storie di Instagram non è destinato alle sparate – metaforiche ma nemmeno troppo – contro arbitri e istituzioni cestistiche, però, l’imprenditore greco raggiunge vette francamente irraggiungibili da qualsiasi altro personaggio del basket del Vecchio Continente. Nel male – vedasi la pubblicazione di mail e numero di telefono di Nunn all’annuncio del rinnovo di contratto – o nel bene, come nel caso della conferma della trattativa in dirittura d’arrivo con Lorenzo Brown.
Ne aveva accennato anche Orazio Cauchi nel consueto podcast di mercato targato Backdoor. Per saperne anche di più, l’invito è scoprire l’offerta ancora valida per entrare nell’esclusiva Chat Premium.
Anche la didascalia delle successive non è da meno: “Buongiorno a tutti. Ho appena preso il caffè, e anche il vostro caffè è stato messo sotto contratto“. Sull’analogia tra la bevanda e Lorenzo Brown non vorremmo addentrarci – un concentrato di caffeina, contenente l’energia giusta per rinvigorire gli stimoli di una squadra che ha appena messo in bacheca la settima Eurolega della storia? Un ammiccamento ad altre realtà cesticstiche legate a doppio filo al caffè, la Virtus o Jimmy Butler? Un riferimento di cattivo gusto al colore della palle dell’ormai ex Maccabi? Tutto è possibile… – ma, rimanendo legati strettamente alle dinamiche del parquet, la notizia è destinata a segnare l’estate di Eurolega.
Sloukas, Nunn, mettiamoci Jerian Grant e ora Lorenzo Brown. Se si pensava che la strutturazione con Shane Larkin e Vasa Micic potesse essere un unicum nella carriera da coach di Eurolega di Ergin Ataman, ci si sbagliava di grosso. Lo ha detto lo stesso serbo ai nostri microfoni, all’adidas Eurocamp di Treviso: “Questa è una delle qualità di Ergin: tutti i giocatori che calcano il parquet, con lui lo fanno per molti minuti. Una volta che giochi per più di 30 minuti, puoi sempre trovare il tuo ritmo, i tuoi punti e il modo di contribuire. Specialmente nel reparto guardie, l’esempio di quest’anno è chiarissimo. Nel Panathinaikos ci sono Sloukas, Kendrick (Nunn, ndr), Grant, Vildoza in occasione della finalissima col Real… Sono handler davvero talentuosi, playmaker e guardie molto solide, ma tutti condividono 30 minuti a partita. Ciascuno riesce a trovare i suoi punti”. Togliere – molto probabilmente – Vildoza e aggiungere Brown: il discorso, se possibile, fila ancora meglio.
Le cifre non sono ancora ufficiali, né per quanto riguarda il buyout corrisposto al Maccabi né per il salario annuale di Lorenzo Brown. La mossa del Panathinaikos è il primo innesco un plausibile esodo da Tel Aviv – perdonate il riferimento biblico per una vicenda che riguarda Israele, ma la metafora è troppo puntuale… E, per l’ennesima volta, Dimitris Giannakopoulos si conferma geniale nel comunicare notizie clamorose già di per sé.