Intervistato da Andrea Trinchieri per la rubrica targata LBA Basketball Conversation, Luca Banchi ha parlato a tutto tondo della sua carriera.
Ecco un estratto della chiacchierata in cui Luca Banchi parla del suo arrivo alla guida della nazionale lettone e del primo incontro con Krystaps Porzingis, la stella indiscussa della pallacanestro a quelle latitudini.
Sul diventare CT
“Mai mi sarei sognato un giorno di diventare allenatore di una Nazionale e, addirittura, di una Nazione che non fosse la mia”
Sul primo incontro con Porzingis
“La prima volta che ci siamo incontrati io stavo già facendo attività per la Nazionale lettone. Ci siamo incontrati per strada e l’ho approcciato. Lui non mi ha riconosciuto e ha pensato che fossi il solito tifoso a caccia di un autografo. Mi sono presentato, gli ho detto chi fossi e lui prontamente si è scusato“.
Sull’approccio dei giocatori lettoni a un CT straniero
“Siamo partiti dal fatto che loro arrivassero da cocenti delusioni. Questo ha fatto si che, forse, ci fosse un livello di accettazione diverso nei confronti di un allenatore straniero. C’era un fortissimo desiderio di riscatto, anche di redenzione. In queste Nazioni piccole, la tua prestazione come professionista ha il potere di impattare anche a livello emotivo sulle persone”.