Mannion si infiamma e incenerisce Pesaro. Le pagelle

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Mannion

PESARO – La fiammata di Nico Mannion incenerisce Pesaro. Il Red Mamba segna 21 punti negli ultimi 10’ e strappa dalle mani della Carpegna Prosciutto una partita sin lì sempre condotta. Certo, tutta la Openjobmetis cambia faccia, soprattutto in difesa sui diabolici pickandroll di Cinciarini, ma è il graffio del campionissimo a lasciare il segno. “Non sono ancora tanto in forma, ho ancora le gambe dure, devo lavorare tanto in allenamento e riabituarmi alla partita”. Queste le prime parole nell’intervista post partita rilasciata con candore a DAZN. E figuriamoci quando tornerà in forma, viene da dire…

Carpegna Prosciutto Pesaro

Cinciarini 8: il motore che fa girare la Carpegna Prosciutto, anche se è solo alla sua seconda partita. La fiammata di Mannion rovina il suo ritorno alla Vitrifrigo Arena, ma sigla 16 punti, 7 rimbalzi, 3 recuperi ed altrettanti assist, cifre che fotografano la sua prestazione.

Bamforth 7: segna 5 triple sulle 7 realizzate dalla squadra, porta pericolosità e nel primo tempo mette a ferro e fuoco la difesa di Varese, che poi sale di colpi e lo costringe a perdere 4 palloni e a fare confusione.

Bluiett 5: cerca di dare sostanza, ma sempre da “terzino”.

Mazzola 5: una tripla e poco altro. Abbiamo ancora negli occhi il grande giocatore prima del brutto infortunio, facciamo il tifo perché torni così.

Totè 7: vale quanto e più di un americano, brutalizza a lungo Spencer (16 punti e 7 rimbalzi), ma nel finale si perde anche lui stampando sul ferro un paio di schiacciate e andando a schiantarsi contro la difesa varesina.

Tambone 4: decisamente non una prova da ex, con un solo canestro dal campo e 5 palle perse, un disastro.

Visconti 4: vedi Tambone, lui non da ex ma da varesino mancato, questa sera non si fa certo rimpiangere.

Ford 5: mette il fisico, ma attaccato alla sua prestazione c’è poco o nulla.

Stazzonelli n.e.

Mockevicius 5: 11’ come cambio di Totè, una prestazione da gregarione come ce ne sono tanti anche in Italia.

Maretto n.e.

 

Openjobmetis Varese

Mannion 9: Sbaglia tantissimo nel primo tempo (7 palle perse, ben 13 di squadra), facendo fatica a togliersi di dosso la ruggine della inattività. Lo gestisce alla perfezione coach Bialaszewski, che lo butta in campo quando la partita conta per davvero. E ne viene ripagato con gli interessi e con una prestazione da campionissimo: una schiacciata e il buzzer beater dell’allungo decisivo. Dominio totale. Chiude con 26 punti in 27’ (ma 21 negli ultimi 10!!!), con 5/11 da 2, 4/6 da 3, 4/4 ai liberi, 4 rimbalzi, 8 palle perse, 2 recuperi, 1 assist e 20 di valutazione. Le cifre non si contano, si pesano. E Mannion ha riservato la fiammata vincente quando contava davvero. A Varese una prestazione individuale del genere forse non la si vedeva dai tempi di Arijan Komazec. Giocatore illegale!

Hanlan 6: per una volta non è costretto a cantare e a portare la croce. Numeri sotto le sue potenzialità, ma un paio di giocate di qualità che nel finale aiutano a fare la differenza.

McDermott 6.5: mr utilità, apre la scatola da fuori, poi prova ad applicarsi su Cinciarini in difesa, recupera 4 palloni sui 7 di squadra e si fa sempre trovare pronto.

Brown 6.5: un primo tempo di assoluto spessore, poi due ingenuità che gli costano il 3° e 4° fallo. Si divora un canestro fatto in contropiede, ma quando è in campo assicura fisicità e atletismo. Pur tra mille sbavature.

Spencer 6: una sufficienza tiratissima, ma ha il suo perché. Viene brutalizzato da Totè, poi nel momento del serrate varesino stringe le viti a rimbalzo (10 carambole) e inchioda la schiacciata della vittoria su cioccolatino di Hanlan.

Virginio n.e.

Librizzi 8: nel primo tempo fa il Mannion della situazione tra difesa, penetrazioni e triple. E’ lui l’anima di Varese. Poi giustamente lascia la scena al miglior attore protagonista nel momento decisivo.

Woldetensae 7: escluso dalle rotazioni, poi viene spedito in campo da Bialaszewski nel terzo periodo visti i falli di Brown. Rimane sul parquet soltanto 6’ senza segna neanche un punto eppure gioca una grandissima partita ed è l’anima operaia della rimonta varesina. Difende fortissimo su Cinciarini e smazza 4 assist.

Young 8: nel primo tempo caracolla per il campo senza un vero perché, nel ricordo del giocatore che fu quando la bilancia segnava il peso giusto ed era one-and-done al suo primo anno a Kentucky. A quel punto, anziché farsi vincere dalla malinconia, tira fuori l’orgoglio e gioca da giocatore vero: 9 rimbalzi, 2 triple e 3/3 ai liberi che indirizzano la partita dalle parti di Varese.

Virginio n.e.

Ulaneo 5.5: fatica tantissimo in attacco (cosa nota) e anche in difesa, non fa mancare il solito cuore, ma non riesce ad entrare nel match e regredisce nella prestazione.

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