Marco Crespi: “Mirotic ha reso più difficile la stagione dell’Olimpia”

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Crespi

Gli ultimi giorni di pallacanestro sono stati movimentati da molti cambiamenti nel mercato europeo, primo fra tutti il ritorno di Shabazz Napier all’Olimpia Milano. I biancorossi sperano in questo modo di svoltare una stagione fino ad ora non positiva, nonostante l’acquisto in estate di un pezzo da novanta come Nikola Mirotic. A commentare il momento dell’Armani e l’inserimento del montenegrino è stato, ad Area 52Marco Crespi. Ex allenatore tra le altre della stessa Milano, telecronista e ora direttore della Basketball Academy di Trento, Crespi ha criticato fortemente l’ex Barcellona. Di seguito vi lasciamo l’intervista completa, in cui il coach ha toccato molti punti interessanti sull’attuale stagione di EuroLeague e le squadre italiane.

Commentando la stagione dell’Olimpia fino ad ora, Crespi ha individuato in Mirotic uno dei fattori che hanno creato scompensi negli equilibri trovati dalla squadra sul finire dello scorso anno. Secondo l’ex coach della Nazionale italiana femminile, infatti, il montenegrino è un giocatore molto difficile da inserire in un roster.

Partiamo da quest’estate. Milano vince il titolo italiano, e si pensa che con questa solidità possa essere ambiziosa per arrivare ai play-off di Eurolega. Poi arriva Mirotic, quindi Milano è una candidata ai Final Four? Grandissimo errore. Mirotic è un grande talento, ma non è un giocatore che nel basket contemporaneo si sa dove mettere in attacco e in difesa.

Secondo Crespi, le difficoltà di inserire Mirotic proverrebbero anche dai suoi difetti in termini di leadership, tecnica ed emotiva. Il montenegrino non è l’uomo franchigia adatto per Milano, così come non lo è stato a Barcellona.

Mirotic al Barcellona ha fatto grandissime prestazioni, ma non è non c’è stato mai il Barcellona di Mrlotic. Non è un uomo franchigia e non ha fatto alzare il livello di Milano. poi guardando le partite con commento da spettatori, Mirotic sicuramente non è amato o non trasmette amore nei suoi compagni. L’empatia non è la cosa che risalta, ma non è negli ultimi quattro mesi che abbiamo dovuto scoprire questa cosa.

Un giudizio molto deciso quello di Crespi. Se addentrarsi nelle dinamiche di gruppo e spogliatoio è impresa molto complicata da spettatori davanti alla televisione, è innegabile che inserire Mirotic all’interno di uno roster richieda un adattamento importante da parte di tutti. Tanto che, in sua assenza, l’Olimpia sembra aver trovato un nuovo e diverso equilibrio.

Mirotic ha reso difficile la stagione di Milano, paradossalmente. Le ultime partite hanno fatto vedere una Milano che gioca un basket più con un’identità e dei giocatori molto più coinvolti. La presenza emotiva di Melli in assenza di Mirotic è completamente diversa, va detto, perché altrimenti siamo democristiani che non guardano il campo.

Se le ultime partite in LBA ed Eurolega di Milano fanno ben sperare, l’Olimpia spera di dare una svolta definitiva con la firma di Napier. Secondo Crespi, questo cambiamento non sarà così ovvio e scontato, ma l’Armani ha tutte le carte in regola per tornare a divertirsi e divertire.

La svolta con l’arrivo di Napier? È complicato, perché gli esterni di Milano sono medi, non sono i più forti dell’Eurolega. Ma credo che, se avranno il piacere di giocare insieme, ci divertiremo guardando Milano di nuovo.

 

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