L’Olimpia Milano ha vinto meritatamente gara-4 delle LBA Finals aggiudicandosi il 31esimo scudetto della sua storia, il terzo consecutivo. Il giorno dopo è ancora festa per i biancorossi, che si concedono alle domande dei giornalisti nel consueto Media Day organizzato dall’EA7. Un momento che, come è naturale, espone giocatori e società a domande anche sul futuro. Tema centrale delle ultime settimane a proposito è stato il rinnovo di Nicolò Melli, che su queste e altre questioni ha risposto come di seguito.
Nel corso delle sue dichiarazioni, il lungo della Nazionale ha commentato ovviamente anche le pessime prestazioni della squadra nella stagione di Eurolega. Secondo molti, il tutto sarebbe stato riconducibile a problemi di spogliatoio. Tuttavia, Melli dichiara che la forza della squadra è stata proprio la coesione del gruppo, che ha permesso poi a fine anno di arrivare allo scudetto.
Chi vive con me lo saprà perché ho sempre ribadito questo concetto: c’era un grande valore umano all’interno dello spogliatoio. Mi dispiaceva che non venisse tradotto in risultati. Però il gruppo è sempre stato unito, abbiamo sempre tutti lavorato e alla fine se abbiamo vinto lo scudetto è anche merito di ciò.
Melli è stato decisivo nel corso di queste finali scudetto, ma più volte in stagione ha ricevuto critiche insieme a diversi dei suoi compagni o è parso insofferente verso il clima che si era creato. Chi non si fa mai troppi problemi a esprimere come si sente è Shavon Shields, più volte apparso nervoso nel corso di questi mesi. L’abbraccio del capitano al danese, in questo senso, è significativo dell’importanza che questa vittoria ha per entrambi.
Shavon ha avuto problemi fisici tutto l’anno, ha faticato un po’ a trovare la forma ed è stato gestito durante i play-off. Lui è molto caldo, lo si vede, è sempre molto emotivo e quindi sapevo che ci teneva particolarmente. Insomma è stato un abbraccio di soddisfazione, di liberazione.
La questione che più ha tenuto banco in questi mesi in casa Olimpia, come dicevamo, è proprio il rinnovo di Melli. Il capitano è arrivato a scadenza, un accordo non tra le parti non si è ancora trovato, ma più volte sono rimbalzati sui vari portali e quotidiani rumors positivi o meno. L’ex Fenerbahce, tuttavia, preferisce ancora non sbilanciarsi.
Non so quello che sarà. Adesso non è neanche giusto parlare di questa cosa. Abbiamo vinto ieri sera uno scudetto dopo una stagione molto lunga. È giusto godersi un attimo il momento, altrimenti rischi di far passare tutto troppo velocemente. Mai dare per scontato uno scudetto. Ci fosse qualcosa lo direi, adesso non c’è nulla, non c’è niente da dire.
Infine, tra le tante indiscrezioni saltate fuori in questi mesi, molto spesso si è parlato di un rapporto con Messina ormai logoro. Sulla questione un Melli decisamente onesto non si nasconde dietro un dito, e racconta di come la sua personalità e quella del coach più volte siano arrivate al conflitto. Tuttavia,, quello che conta è però avere lo stesso obiettivo. Ovvero portare Milano il più alto possibile. Un traguardo che spesso la coppia ha raggiunto in questi anni, soprattutto in Italia, nonostante un rapporto non sempre brillante.
La crisi è al settimo anno… A volte il nostro rapporto è stato anche distruttivo, però secondo me la cosa che entrambi vogliamo è il bene di questa società, di questa squadra. Lui ha le sue idee, io ho le mie idee, tutti noi abbiamo idee. Delle volte sono uguali, delle volte diverse. Lui fa capire molto delle sue idee, e io non sono uno che sicuramente si tira indietro. Ma tutto è finalizzato per il bene della squadra, per il risultato comune. Perché alla fine non vinco solo io, non vince solo lui, ma vinciamo tutti insieme.