NBA: Memphis Grizzlies, il futuro è già oggi per Ja Morant e compagni?

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Memphis Grizzlies

Partiamo da una delle certezze emerse nella prima parte di stagione, i Memphis Grizzlies hanno intenzione di combattere in qualsiasi modo per tornare ai playoff. In quasi 2 anni dal suo arrivo al timone del Front Office, il giovanissimo Zach Kleiman ha orchestrato nei minimi dettagli una rivoluzione prima di tutto filosofica. Il Grit and Grind non è stato abbandonato, ma non è più IL marchio di fabbrica. Rispetto a quel periodo, che rimarrà sempre inciso nel cuore degli appassionati, ci sono innumerevoli differenze. Una su tutte, questa squadra ha un futuro luminoso.

Memphis Grizzlies facts

– Dicevamo del futuro: solo i Minnesota Timberwolves hanno un’età media inferiore a quella di Ja Morant e compagni. Gli unici oltre i 25 anni sono Jonas Valanciunas, Gorgui Dieng e  Kyle Anderson, pedina fondamentale both ends nello scacchiere di Jenkins.

– Appena 4 gli atleti scelti in Top 10, Valanciunas, Morant, Jaren Jackson Jr e Justise Winslow. Gli ultimi due non ancora messo piede sul parquet, mentre il big man ed il playmaker hanno saltato rispettivamente 4 e 8 delle 16 partite giocate. Entro fine mese dovrebbero essere tutti disponibili. Non dimentichiamo che Jackson Jr prima di farsi male era a quota 76 punti in 3 partite nella Bolla di Orlando. 

– Nonostante numeri abbastanza positivi, Ja Morant appare ancora lontano dalla forma migliore. L’ex Murray State ha confessato che lo spavento per l’infortunio alla caviglia che lo ha costretto ai box per un paio di settimane sta ancora condizionando il suo modo di stare in campo. Di positivo c’è che l’ottimo lavoro svolto dai compagni durante la sua assenza (4 vinte in 8 partite) ha tolto un po’  di pressione dalle sue giovani spalle. Parliamo del più atletico ed esplosivo playmaker della lega, eppure in campo i migliori frutti del suo lavoro nascono da una visione di gioco avanzata, addirittura inusuale per un secondo anno.
Probabilmente è solo questione di tempo prima che torni il fantastico closer ammirato lo scorso anno.

Ben 12 gli atleti in rotazione, e 11 con almeno 8 punti per allacciata di scarpe, quando ‘next man up’ non è solo uno slogan…

Miglior difesa NBA a gennaio con 102.9 punti subiti x 100 possessi, e quinta per la stagione. Sul podio sia nel primo mese del 2021 che in stagione per percentuale di canestri realizzata su assist. L’idea di pallacanestro che propone Jenkins è basata sulla condivisione dei possessi e delle responsabilità, gli atleti della second unit sfiorano i 50 punti x game con un ottimo 48% al tiro. 

 

Lo sviluppo dei giovani Memphis Grizzlies

Gli obiettivi per la stagione? Più di ogni altra cosa ci interessa la crescita dei nostri giocatori, sia individualmente che come gruppo. Vogliamo giocare per vincere ogni singola partita, ma la priorità rimane il loro sviluppo. Crediamo di avere le fondamenta di un gruppo speciale, continueremo a costruire e ad operare guidati dal desiderio di vincere l’anello.

Negli ultimi due Draft abbiamo puntato con decisione su ragazzi in grado di ‘pensare’ il gioco ad alto livello, duri dal punto di vista mentale, altruisti e competitivi.

Parole e musica di Rich Kleiman prima che iniziasse la regular season, quasi una preview di quanto visto fino a qui…
Tra Draft 2019 e 2020 Memphis ha scelto o firmato da undrafted Ja Morant, Brandon Clarke, Desmond Bane, Xavier Tillman, John Konchar e 3 progetti a lungo termine come Jontay Porter, Killian Tillie e Sean McDermott.
Otto atleti che godevano di grande considerazione da svariati Draft Model, segno evidente delle idee del N.1 del Front Office.
Nella serie positiva di gennaio si sono fatti notare soprattutto Bane e Tillman, debuttanti solo sulla carta, in realtà giocatori solidissimi e abituati ad essere al servizio del team.

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