Quando si parla di campionato greco, il canonico “C’era una volta” tipico dei miti della tradizione sembra non riuscire più nel suo intento. Se nel mondo calcistico dello stato ellenico le gerarchie han lasciato spazio a parecchie sorprese nell’ultimo periodo, il mondo del basket continua a vivere del duopolio di Panathinaikos ed Olympiacos. Basterebbe dire che l’anno passato i “green” hanno centrato una stagione in cui la prima sconfitta è arrivata in sede di finale playoff, mentre i biancorossi non sono andati molto lontani da quelle cifre. È sempre una questione ateniese, anche se sotto la cenere Paok Salonicco ed AEK stanno provando a risollevarsi. Per il “malandato” Aris ci vorrà molto di più che una semplice spolverata.
CASA PANA
Se le sliding doors dei campionati europei non lasciano adito più a bandiere e cicli pluriennali, in casa Panathinikos si è provato a puntellare una squadra che pure è stata privata del suo cuore pulsante Mike James. Coach Xavi Pascual ha potuto però tirare un sospiro di sollievo quando Nick Calathes, dopo tanti patemi, ha finalmente rinnovato quel contratto che lo legherà – seppur con un escape NBA – ancora alla franchigia in maglia verde. La presa, cavallo di ritorno, di Giorgios Papagiannis, reduce dalle ombre americane di Sacramento e Portland, assicura continuità di rendimento ad un sistema che potrà contare sulla vecchia volpe Keith Langford e sull’esperto Deshaun Thomas. Il colpo dell’estate è però il furto ai “cugini” del Pireo di Ioannis Papapetrou, che va a modellare un pacchetto ali di qualità col sempre solido Matt Lojeski e con Thanasis Antetokounmpo pronto a sbocciare. Non dimentichiamoci poi di Nicos Pappas sugli esterni e del terzetto formato da Lasme, Gist e Vougioukas che si dividerà minuti in un pitturato ben presidiato.
AL PIREO…
In casa Olympiacos bisognava ripartire e il colpaccio è stato fatto in panchina, col ritorno sul parquet europeo di altissimo profilo per David Blatt, chiamato a prendere in mano una squadra che non è riuscita negli ultimi tempi a mostrare il proprio potenziale. La certezza e il passato sono rappresentate sempre dalla “cavalleria di mille battaglie” degli storici successi passati, con i vari Spanoulis, Printezis, Mantzaris e Papanikolaou che saranno ancora fondamentali nell’economia del gioco biancorosso. Intorno a loro un mix di usato sicuro e di giovani in rampa di lancio che comunque dovranno subire un bell’esame sul palcoscenico di Eurolega. L’arrivo ad effetto, specie per le cifre, è di sicuro quello di Nigel Williams-Goss, ragazzo uscito fuori dalla Gonzaga di Rick Fois e che l’anno passato bene ha fatto in maglia Partizan Belgrado. Certo è che prendere un play in una squadra con Spanoulis ancora al timone è un azzardo, ma il giocatore sembra valere la puntata. Altra presa di rilievo è quella di Axel Toupane, uno degli artefici della buona stahione dello Zalgiris, chiamato a confermarsi in un grande contesto. Le firme poi di Timma, Strelnieks (altro play in rosa) e Vezenkov, di sicuro garantiscono più certezze, mentre tutto da scoprire Zach LeDay, prodotto di Virginia Tech, l’anno scorso all’Hapoel Gilboa Galil in Israele.
…E LE ALTRE
Per le altre è un gran calderone, tra firme più o meno note specie alle nostre latitudini. Di certo chi si è mossa con tanto di squilli di tromba è l’AEK di Atene che ha firmato Luca Banchi come coach e come tassello della propria squadra quello Jonas Maciulis che porta in dote esperienza e trofei. Per i gialloneri altre buone prese, come Howard Sant-Roos e il duo americano Tyler Roberson (prodotto da Syracuse interessante) e Xavier Rathan-Mayes, giocare da seguire dopo qualche lampo dalla panchina dei Memphis Grizzlies. Si muove anche il Paok, terzo l’anno passato, che prende William Hatcher e Yannick Moreira, rinnova Phil Goss e chiude il proprio roster con un rookie preso da un college della NAIA (LSU Alexandria) tutto da vedere, ossia Jordin Williams. Tra le altre squadre molti nomi passati dalla serie A: Ed Daniel al Rethymo, Danny Agbelese all’Holargos, Jamie Skeen sarà la nuova ala forte del Panionios mentre Doron Lamb sarà al Lavrio e Freimanis rinforzerà il Limnos assieme a Jerry Smith.