Mercato: Melli su Mirotic, Spagnolo all’Aba, Harrison a Treviso

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Se New York è la città che non dorme mai, l’estate è il periodo in cui il mercato non dorme mai e anche in una settimana che precede ferragosto con tante squadre già complete, il mercato si muove e, se volete sapere tutte le ultime sulle trattative in esclusiva, c’è la nostra chat premium con un podcast esclusivo di Orazio Cauchi solo per gli abbonati il venerdì pomeriggio oltre a tanti altri contenuti interessanti.
Oggi nel mercato si parla abbastanza italiano.

Spagnolo Alba Berlino

Se la storia dovesse ripetersi saremmo tutti molto contenti. Abbiamo visto Fontecchio crescere a Berlino, stiamo vedendo Procida farlo prima di salpare verso l’NBA, a quanto pare nella stagione 24-25, e ora allunghiamo la comitiva italiana nella capitale tedesca con la firma di Matteo Spagnolo. La guardia ex Trento ha finito in grande crescendo la scorsa stagione, si sta giocando le sue carte in nazionale e l’anno prossimo esordirà in Eurolega in una squadra che storicamente conta molto sul progresso dei propri giocatori. Sarà una grande occasione per il giovane italiano, che sarà ragionevolmente un cardine della nazionale del futuro.

 

Harrison-Treviso

Possiamo dire che la Nutribullet della prossima stagione, sarà una trasposizione riveduta e corretta della Brindisi recente. Dopo l’arrivo di Giofrè e Vitucci, la firma di Bowman, arriva anche l’annuncio odierno di D’Angelo Harrison che tanto bene aveva fatto a Brindisi e ora segue la coppia Vitucci Giofrè anche nella nuova avventura in terra veneta. Treviso avrà sicuramente talento e l’esperienza di Vitucci come basi per la prossima stagione.

 

Melli su Mirotic

L’arrivo a Milano di Nikola Mirotic è un acquisto generazionale e a parlarne è anche il capitano dell’Olimpia Milano Nicolò Melli, che mette da parte ogni possibile conflitto d’interesse sui ruoli per accogliere a braccia aperte il fuoriclasse spagnolo:

“L’acquisto di Mirotic è qualcosa di notevole per Milano, sono quegli acquisti che segnano una generazione come quelli del Chacho e di Hines. Dopo tanti anni da avversari, giocheremo nella stessa squadra. Sicuramente possiamo giocare insieme ma evitiamo i proclami, non ci siamo solo noi nella squadra.”

 

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