Mercato: Unicaja Malaga, occhi su un centro da Eurolega

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Unicaja Malaga, Tarik Black

Un chiaro prospetto NBA come il francese Jannick Nzosa. Un veteranissimo, impiegabile in quintetti estremi, come Carlos Suarez. La soluzione-tampone prelevata da una rivale ACB come Dejan Kravic. Ma poi? Il rebus sotto canestro in casa Unicaja Malaga è ancora irrisolto. A maggior ragione dopo l’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio di Michael Eric, che ha salutato anzitempo la stagione nell’incontro di BCL contro Cluj-Napoca. E dire che una risposta era stata trovata: Devin Williams, uscito dal contratto col Bahçesehir, era il rinforzo, individuato e messo sotto contratto, nell’ultima settimana di gennaio. Le anticipazioni del nostro Orazio Cauchi erano state confermate: nonostante un’iniziale preferenza per Chinanu Onuaku, il ventisettenne lungo statunitense, che avrebbe ritrovato il playmaking di Norris Cole dopo il sodalizio in maglia Buducnost, atterra a Malaga il 25 gennaio. Il giorno seguente, tuttavia, un problema sorto durante le visite mediche di rito blocca la trattativa, che si conclude con un nulla di fatto. Non è nostra intenzione indagare quali siano gli standard fissati dai medici andalusi (basti ricordare il discusso caso Spissu dell’estate 2021…), ma il problema permane. Chi sostituisce Eric? No: Dejan Kravic non è una risposta sufficiente.

Malaga sta vivendo un’annata travagliatissima. L’impegno europeo in BCL ha convinto la società a investire moltissimo sul roster di quest’anno: la rosa nelle mani di Fotsis Katsikaris è di primissima qualità anche nel competitivissimo contesto di ACB. Norris Cole in regia; la vena realizzativa delle guardie Brizuela e Bouteille; la doppia dimensione garantita da Abromaitis e Barreiro; la presenza dei già citati Nzosa e Eric sotto le plance. L’avvio di stagione, però, non ha rispettato le attese: record di 8-12 in Liga Endesa (12° posto) e, a dispetto del primo posto nel girone eliminatorio, 2 sconfitte nelle prime 3 partite di top 16 in Champions League. La dirigenza e Katsikaris sono arrivati ai ferri corti, sino allo strappo decisivo di settimana scorsa: capo allenatore greco esonerato, al suo posto l’ex head coach di Andorra, Ibon Navarro. I rinforzi dal mercato non tardano ad arrivare: dall’Obradoiro attiva Kravic, dalla G League sbarca Matt Mooney, degno compagno di star power di Jarrett Culver della Texas Tech di Moretti. L’impatto dei nuovi arrivati, Kravic in particolare, fa ben sperare. Eppure…

Voci di una possibile aggiunta nello spot di 5 si erano già rincorse prima dell’infortunio di Eric: Williams è solo l’ultimo della lista. Almeno sino a giovedì 17: le notizie rimbalzano l’interesse dei verdi per un profilo come Johnny O’Bryant (in seconda battuta) e, con maggiore insistenza, come Tarik Black. Il centro USA, selezionato per la prossima finestra FIBA, è attualmente nell’affiliata G League dei Nuggets. In maglia Gran Rapid Golds, Black viaggia a 11.5 punti e 7.7 rimbalzi di media. Forse ve lo ricorderete (molto bene) in maglia Maccabi Tel Aviv o (decisamente peggio) con la casacca dello Zenit. Il potenziale per essere devastante c’è tutto, la concentrazione e la capacità di adattarsi al basket europeo ha mostrato andamenti ondivaghi. Inadatto al contesto NBA (chiedere ai tifosi Lakers per delucidazioni del caso), trasformatosi in una dynamo inesauribile da rollante di Sfairopoulos, ma altrettanto avulso dal contesto dell’organizzatissimo attacco di Xavi Pascual. Allo staff di Malaga, nel caso, provare a sbrogliare il dilemma. Ibon Navarro potrà finalmente contare sull’intero pacchetto lunghi? A giudicare dalle puntate precedenti, don’t say (Black) cat if you don’t have it in the sack… 

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