Ettore Messina, coach dell’Olimpia Milano, è stato ospite del forma della FIP Smart Improving in favore degli allenatori. Ha, per questo, condiviso alcuni dogmi della sua logica di pallacanestro.
L’ispirazione da Popovich
Quando ho lavorato con Popovich ho guardato da vicino come gli Spurs si preparano per scegliere i giocatori da inserire nel sistema. Per lui i due criteri fondamentali sono stati messi in relazione con due precetti: compete, ovvero la disponibilità di mettersi in gioco e non arrendersi mai, and execute, ovvero l’utilizzo del fondamentale per affrontare una situazione di gioco, curare passaggi, la comprensione del gioco e i dettagli.
Come scelgo i giocatori…
Cerco di ispirarmi a questo anche io nel mio piccolo. In un giocatore valuto se ha il carattere, perché non è facile giocare in una grande squadra e sotto grande pressione, aggiungo che non dev’essere facile neanche giocare con me come allenatore perché gli rompo le scatole un po’ più di quello a cui sono abituati. Ma lo faccio per migliorarci ogni giorno.
Comprensione del gioco o atletismo?
Inoltre cerco la qualità della comprensione del gioco. Se devo sacrificare qualcosa preferisco farlo a livello di atletismo, non vorrei farlo nella comprensione e nel talento.
I dettami offensivi
Offensivamente è fondamentale avere la predisposizione a passarsi la palla. E’ la base per avere la convivenza anche tra grandi campioni. Oltre a questo serve la capacità di tirare da fuori perché il campo si stringe sempre di più con atletismo e fisicità al giorno d’oggi. Senza questo aspetto non si può attaccare.
Da cosa parte la difesa?
Tutte le buone squadre vogliono fare una difesa aggressiva sul pallone partendo dal presupposto mentale di togliere il comfort agli avversari. Bisogna arrivare ad avere poi la capacità di cambiare sui blocchi sia con palla che senza palla tenendo l’uno contro uno anche di un lungo contro un piccolo.
NBA ed Eurolega
Impossibile non fare differenze fisico atletiche ,perché gli afroamericani sono in grado di rimediare a un errore di posizionamento con un balzo atletico che in Europa non fa nessuno e anzi porta poi a una schiacciata o un tiro smarcato. La regola dei tre secondi difensivi inoltre favorisce la spaziatura offensiva, inoltre in NBA c’è pochissimo anticipo e molto contenimento.