TORINO – In un bellissimo colpo d’occhio rosa, grazie alla divisa da gioco e alle magliette regalate al pubblico per la promozione della campagna di prevenzione gratuita dei tumori femminili, la Fiat Auxilium Torino sfida la corazzata AX Armani Exchange Milano.
Partita che segna anche il ritorno in panchina di Larry Brown, rientrato in Italia dopo l’intervento chirurgico effettuato negli USA. Un rientro poco fortunato per l’esperto coach statunitense, che vede la sua squadra cedere al cospetto di una formazione più forte, che ha fatto valere la superiorità fisica e che ha saputo approfittare della scarsa propensione da parte della squadra torinese ad aprire le difese con il tiro da tre. Una sconfitta maturata sul finale, con la Fiat rimasta in partita fino all’ultima pausa, che è crollata negli ultimi 10 minuti, quando ha subito un parziale di 36-14.
Torino che in realtà parte subito forte, dimostrando di volersela giocare alla pari contro la squadra più forte del campionato. Il più attivo tra le file torinesi è McAdoo, in ombra nella prima parte di stagione, ma autore di un buon avvio, con 6 punti sui primi 14 della squadra. Torino però non raccoglie quanto semina a causa delle 5 palle perse nei primi 10 minuti, che permettono a Milano di restare a contatto nel punteggio. Fiat che è brava a tenere fisicamente gli avversari e a vincere nella prima parte di gara la lotta a rimbalzo, pur conto avversari fisicamente più imponenti, ma che poi si intestardisce nel cercare soluzioni al ferro, rimbalzando contro la fisicità avversaria.
Quando Milano prova ad accelerare fa valere tutta la sua superiorità e un gioco da quattro punti di Micov svolta la partita per gli ospiti, che piazzano un parziale di 14 a 1 e prendono la testa della gara. La Fiat continua a non provare ad aprire la scatola difensiva milanese dall’arco e dall’altra parte l’AX Exchange trova canestri ad alta percentuale con ricezioni profonde che le permettono di arrivare fino al massimo vantaggio sul +11 a 2 minuti dall’intervallo lungo.
Sull’asse Poeta-Cusin, in campo al posto di McAdoo infortunatosi alla caviglia, Torino tenta il riaggancio, cercando di attaccare da contropiede, punendo una difesa di Milano pigra nei rientri difensivi. Il sottomano in zingarata del capitano torinese permette il riaggancio a quota 53 a metà terzo quarto.
Con le unghie e con i denti la Fiat riesce a mantenersi in partita e anche a rimettere il naso avanti a inizio quarto quarto con il gioco da tre di Tayshaun Taylor, ma la forza di Milano si vede nel momento della difficoltà e stavolta l’asso nella manica di Coach Pianigiani è Bertans, che con 7 punti consecutivi ristabilisce le gerarchie e pone fine alle speranze della Fiat Torino, che si arrende alla superiorità della capolista, che chiude sul 71-93.
Molto soddisfatto al termine della partita coach Simone Pianigiani
Sappiamo che abbiamo le rotazioni lunghe e in questo periodo le dobbiamo utilizzare, sfruttando al massimo il potenziale. Cambiare quintetti ed equilibri rischia di farci perdere ritmo e di non giocare con continuità, devo quindi avere pazienza e aspettare il momento in cui trovare la quadratura, ma stasera la squadra ha fatto la partita seria che avevo chiesto, perdendo pochi palloni e non concedendo i contropiede a Torino.
Chi non ha giocato in Eurolega si è fatto trovare pronto e ci ha dato una mano. Siamo riusciti a non rischiare e siamo arrivati nel finale a trovare un quintetto che l’ha chiusa bene.
Faccio in bocca al lupo a coach Brown e spero che per lui sia tutto a posto e che possa continuare al meglio in questa bella realtà.
Molto deluso invece coach Larry Brown
Sono molto dispiaciuto. Ho pensato nei primi tre quarti di potercela giocare, ma nel quarto loro hanno giocato più forte di noi. Si sono passati molto il pallone e hanno giocato con il massimo impegno su entrambi i lati del campo.
Mi prendo la responsabilità del fatto che ancora non siamo in grado di giocare ad alto livello per 40 minuti,Ho perso gran parte della preseason, così come alcuni giocatori, che sono arrivati a ridosso dell’inizio del campionato e McAdoo ha perso tutta la pre stagione, ma non può essere una giustificazione per non giocare The Right Way. Stasera i nostri migliori giocatori sono stati Cusin e Poeta, che si sono passati la palla. Gli altri non hanno giocato di squadra. Abbiamo fatto 13 assist, non mi ricordo nella mia carriera un numero così basso di assist. In prestagione, quando ci allenavamo e giocavamo con cinque ragazzini, giocavamo un basket migliore.
In questo momento non ha senso puntare il dito contro giocatori specifici. L’esempio stesso di Milano, che l’anno scorso giocava male e quest’anno con una squadra molto simile gioca molto meglio. Dobbiamo migliorare ed è mia responsabilità farlo con i giocatori che ci sono in squadra.
A inizio stagione abbiamo lottato al supplementare contro Venezia, siamo arrivati a pochi minuti dalla fine a contatto con molte squadre in coppa, ma nel frattempo non siamo migliorati.
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